del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Sciacca, messa a dura prova dalla oramai cronica carenza di personale medico, è massimo”.Inizia così la nota diramata in mattinata dal direttore Giuseppe Capodiecirispetto alla grave situazione in cui versa, nuovamente, il reparto di ortopedia. Il manager dichiara che ai provvedimenti già avviati si stanno aggiungendo ulteriori soluzioni per bruciare i tempi e restituire al comprensorio saccense la completa gamma di prestazioni offerte dal reparto. L’ASP ha già attivato una convenzione con l’ospedale ‘Buccheri La Ferla’ di Palermo finalizzata a garantire l’esecuzione di sedute operatorie ed è stato già bandito l’affidamento di un incarico per il reclutamento di uno specialista ortopedico. La novità odierna, annunciata dal direttore generale, è che il dottore Giuseppe Tulumello svolgerà settimanalmente una seduta operatoria nel reparto di ortopedia dell’ospedale di Sciacca del quale è primario, seppure ormai da tempo in servizio al San Giovanni di Dio. Un giorno alla settimana, dunque, sarà il primario a tornare nel suo reparto e garantire gli interventi chirurgici che al momento sono dirottati ad Agrigento. E’ un fatto, di cui prendere atto posto che lo stesso Capodieci fino a pochi giorni fa aveva detto che il problema non era certamente quello del primario che anziché operarare a Sciacca è in servizio ad Agrigento. Chiaramente, poi, non è solo l’intervento chirurgico il problema, ma anche la continuità assistenziale nel post operatorio. E, infatti, lo stesso direttore dell’ASP evidenzia che la piena operatività dell’ortopedia di Sciacca passa anche attraverso il completamento di una selezione concorsuale che avrà termine il prossimo 16 luglio e dalla quale si conta di reclutare nuovi specializzandi da avviare all’iter di formazione in convenzione con diverse università siciliane. Tra i provvedimenti che il direttore Capodieci prospetta, anche ulteriori intese con altre aziende sanitarie della regione, dopo quella con il “Buccheri La Ferla” e il perfezionamento delle pratiche burocratiche per l’assunzione di tre medici ortopedici argentini che potrebbero prendere servizio già nel periodo estivo. Comprendo appieno le rimostranze della collettività saccense, dichiara il direttore Giuseppe Capodieci, ma sottolineo che l’enfasi che anima la legittima richiesta di ripristinare il servizio è la stessa che sostiene il nostro impegno continuo per risolvere le problematiche emerse. E a questo proposito ha aggiunto che, in una logica di sinergia territorio-ospedale, è stata integrata la collaborazione di due professionisti ambulatoriali interni che effettueranno visite e prestazioni anche il sabato mattina e che è stato adottato un provvedimento per garantire, per ciò che concerne l’assistenza ospedaliera ambulatoriale, l’attività ‘H6’ di uno specialista ortopedico convenzionato.