Un’area libera e protetta, un parco verde per i cani in una città che in passato è stata alla ribalta delle cronache nazionali per episodi da condannare con forza, ma per i quali non è giusto generalizzare e accusare tutta una comunità di insensibilità verso gli animali. L’oasi dog è stata intitolata a Margot, la cagnolina trucidata qualche tempo fa e vuole essere il simbolo della cura e del rispetto che il Comune di Sciacca profonde verso gli animali.
E’ pur vero che il randagismo continua a costituire un serio problema, economico e gestionale. Il comune spende circa 300 mila euro e la cifra sembre destinata ad aumentare, eppure branchi di cani continuano a circolare nel territorio. E’ anche una questione di educazione civica, di cattiva gestione dei cani padronali, ha dichiarato recentemente Iris Pedrazzi della Lav.
L’assessora Agnese Sinagra annuncia che è stata istituita una task force e che si lavora giornalmente su questo fronte, anche se ammette che in città ci sono ancora troppi branchi di cani.