L'argomento sarà affrontato lunedì sera in consiglio comunale dopo la richiesta di inserimento della problematica all'ordine del giorno dei lavori da parte dei consiglieri di Forza Italia. Nonostante l'impegno a realizzare nuovi loculi cimiteriali, assunto dall'assessore al bilancio Fabio Leonte che si è detto contestualmente pronto a dimettersi se non sarà raggiunto questo obiettivo, l’emergenza sanitaria presente al cimitero continua ad essere al centro di interventi e prese di posizione da parte di consiglieri comunali. Ad intervenire oggi sulla vicenda sono Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò i quali chiedono al sindaco di adottare provvedimenti anche contingibili ed urgenti, ai sensi delle normative vigenti, al fine di prevenire ed eliminare i gravi pericoli igienico-sanitari che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Negli ultimi due anni, osservano i due consiglieri, la situazione sanitaria ha raggiunto livelli critici nonostante non sia mai stata dichiarata ufficialmente. I depositi rimangono pieni, con circa 100 feretri in attesa di una degna sepoltura, alcuni da oltre due anni. Basta fare un giro all’interno dei depositi o fra quelli che una volta erano magazzini o uffici, oggi trasformati in alloggi di fortuna per le bare. La situazione è grave e non ci sono misure strutturali, proseguono Blò e Brucculeri. Adibire i luoghi a disposizione a camere mortuarie non è certo la soluzione, il comune di Sciacca sta gestendo la situazione nel peggiore dei modi. Ad aggravare tutto, le alte temperature stagionali. Ogni giorno i parenti dei defunti e i lavoratori che operano all’interno del cimitero sono esposti a fattori di rischio per la salute. I due consiglieri evidenziano inoltre, lo stato in cui operano i lavoratori del comune con continui rischi d’infortunistica e di contaminazione dovuto principalmente al possibile contatto o alla manipolazione di oggetti e superfici imbrattate con liquame biologico potenzialmente infetto proveniente dalle salme. Ed ancora, fanno notare i due consiglieri, le bare vengono trasportate per tumulazione con mezzi non idonei, con il rischio che possano cadere per terra durante il trasporto. Analogo rischio può verificarsi anche nella fase di alloggiamento della bara nel loculo che viene eseguita con la forza delle braccia e non con mezzi idonei. Non si comprende tra l'altro, cocludono Blò e Brucculeri, come mai i mezzi acquistati per tale fine non siano stati mai usati e si trovino in uno stato di abbandono.