i turni allungati a 4 giorni e spesso non rispettati e l’impossibilità di comunicare con il gestore con gli addetti di Aica che non rispondono alle telefonate dei cittadini sempre più esasperati. E’ la situazione che rappresentiamo giornalmente e che ieri sera è stata affrontata nel corso della seduta del consiglio comunale di Sciacca, su richiesta dell’opposizione. In realtà, non si registrano divergenze politiche sulla gestione Aica apertamente criticata anche dal sindaco. Non è in grado di gestire l’emergenza che, comunque, riguarda tutta la Sicilia, ha detto Fabio Termine che, a fronte della specifica richiesta dei comitati di quartiere della città, ha annunciato la convocazione di una riunione con i vertici della Consortile invitando il consiglio a partecipare. Entro fine luglio saranno attive le nuove fonti a Grattavoli e si dovrebbe disporre di almeno altri 100 litri di acqua al secondo. La maggior parte deve rimanere a Sciacca, ha detto Termine perché è necessario salvaguardare l’economia della città. Al sindaco della città di Sciacca l’opposizione consiliare ha contestato scarsa incisività nei riguardi del gestore del servizio idrico. Si è tornati così a parlare dell’acqua che viene dirottata verso gli altri comuni, della regolarità dei pagamenti rispetto ai centri ad oggi ancora inadempienti ( anche in considerazione del report diffuso ieri da Provvidenza), del poco peso politico delll’amministrazione locale nell’ambito dell’Ati. E, a tal proposito, è emersa pienamente la contrapposizione politica, con Fabio Termine che ha evidenziato come in Aica e Ati le caselle siano tutte occupate dal centrodestra e l’opposizione che ha replicato invitando il sindaco ad occupare posizioni di comando. Già nelle scorse settimane le ho chiesto di candidarsi alla presidenza dell’Assemblea Territoriale Idrica, ha ricordato Filippo Bellanca. Non abbiamo alcuna remora a sostenerla, pure andando contro la nostra parte politica, hanno evidenziato dal centrodestra. La questione è di grande attualità perché sono da eleggere i nuovi vertici di Aica e Ati e il sindaco Termine ha evidenziato i rinvii, ad oggi, legati alle ambizioni che peraltro arrivano dai sindaci di quei comuni che non pagano. Tutto ciò non è concepibile e, in questo, la valutazione è unanime. A fronte di una situazione che rischia di diventare ancora più drammatica nel mese di agosto, la politica saccense dovrebbe cambiare registro. Al cittadino interessa ricevere l’acqua con regolarità, con Aica che deve rispettare i turni, rispondere agli utenti e garantire il servizio, pur nella consapevolezza di una crisi idrica che interessa tutta la Regione. E’ quanto hanno ribadito ieri sera i consiglieri comunali. Tra le questioni da affrontare anche quella della chiusura degli sportelli Aica a Ribera e nel Belice, con l’ufficio di Sciacca che deve far fronte anche a questa utenza. Per avviare una pratica o avere un confronto su altri problemi con il personale AICA, i cittadini sono costretti a recarsi e fare le file per diversi giorni, ha detto Paolo Mandracchia.
Dall’acqua alla questione cimiteriale, in particolare alla sempre emergenza loculi, più volte al centro di interrogazioni dell’opposizione. L’assessore Fabio Leonte ha annunciato la pubblicazione del bando per la realizzazione di 54 loculi e ribadito che entro l’anno si procederà con la gara per l’intervento più corposo, a fronte dei 3 milioni e mezzo previsti in bilancio. Si faranno e il problema sarà risolto perché altrimenti e come ho già detto mi dimetterò, ha detto Leonte evidenziando anche l’acquisto di apparecchiature e mezzi (mai avvenuto in passato) e anche una ispezione già chiesto ad un sanitario sulle bare a deposito dalle quali fuoriescono liquidi. Se è il caso, si procederà in emergenza con la tumulazione.
Un assessore deve risolvere i problemi, non minacciare dimissioni, ha detto Ignazio Bivona, mentre per altri colleghi dell’opposizione in ogni caso non è Leonte che dovrebbe dimittersi, ma il sindaco che in due anni non ha risolto le criticità del cimitero. Brucculeri e Blo’, ultimi firmatari di interrogazione sul cimitero, hanno rimarcato di non accettare l’accusa di fare allarmismo. Abbiamo rappresentato la situazione in cui si trova il cimitero di Sciacca, hanno dichiarato.