arrestati negli scorsi giorni a margine dell'operazione eseguita a Sciacca dalla Guardia di Finanza. Gli interrogatori di garanzia si sono celebrati davanti il gip del tribunale di Palermo, Fabio Pilato. Tutti, attualmente detenuti in carcere, hanno deciso di non rispondere alle domande del giudice. Si tratta di Domenico Friscia, 61 anni, ritenuto il nuovo capo della famiglia mafiosa; Domenico Maniscalco, 59 anni, già coinvolto in passato nell’operazione Montagna; Giuseppe Marciante, 37 anni e Michele Russo, 45 anni. Altre tre persone, invece, sono ai domiciliari e compariranno davanti al gip. Si tratta di Maurizio Costa 64 anni, di Favara, responsabile della protezione civile in provincia di Agrigento; Vittorio Di Natale, 49 anni, candidato al consiglio comunale di Sciacca nell’ultima tornata elettorale, e Rosario Catanzaro, 65 anni. Le indagini, condotte dagli specialisti del nucleo di polizia Economico-Finanziaria di Palermo (Gico), con l’ausilio dei militari della compagnia di Sciacca, avrebbero permesso di ricostruire "la persistente capacità d’infiltrazione e di condizionamento del tessuto socio-economico del territorio da parte dell’associazione mafiosa che ha trovato espressione, - per come viene ricostruito nelle pagine dell'ordinanza di custodia cautelare - da un lato con il controllo pressoché totale nel settore degli appalti e i costanti tentativi di inserimento con i sub-appalti e le forniture, dall’altro con il condizionamento del voto in occasione delle consultazioni elettorali”.