Tribunale del Riesame di Catania ha rigettato l’appello presentato dagli avvocati di Luca Sammartino contro la sua sospensione dai pubblici uffici disposti dal gip nell’ambito dell’inchiesta “Pandora”, su indagini dei Carabinieri. Sammartino, che è indagato per due diversi e presunti casi di corruzione, dopo la notifica del provvedimento, nei mesi scorsi, si era già dimesso da vicegovernatore e da assessore, restando, però, deputato regionale.
Sammartino, quindi, resta sospeso dagli incarichi pubblici seppur ha sempre contestato le accuse esprimendo “piena fiducia nella magistratura e nella Procura di Catania”. Complice le vicende giudiziarie di Luca Sammartino e il salto di Marco Falcone verso il Parlamento Europeo dopo l'elezione del mese scorso, il governatore Renato Schifani si ritrova ben due assessori da sostituire.
Schifani, in attesa del rimpasto, aveva tenuto per sé le deleghe che deteneva precedentemente Sammartino. Dopo le elezioni europee, gli equilibri e i rapporti di forza all'interno della maggioranza regionale sono rimasti immutati. Nelle intenzioni di Schifani, Sammartino e Falcone andrebbero sostituiti con esponenti che giungono dagli stessi partiti. Il governatore aveva annunciato le sue decisioni in merito entro il mese di luglio, ma fino ad oggi ancora nulla di nuovo, segno che, probabilmente, il restyling della giunta regionale potrebbe essere molto più profondo e andare al di là delle semplici sostituzioni di Sammartino e Falcone. In bilico ci sarebbero anche Elena Pagana (territorio e ambiente) e Francesco Scarpinato (beni culturali), che più volte ha avuto pubblici attriti con Schifani.
Gli altri, in teoria, dovrebbero essere tutti confermati. Tra le più papabili all'ingresso in giunta Giusy Savarino, estromessa all'ultimo momento allor quando Schifani scelse la sua prima giunta di governo.