della strage di via D'Amelio nella quale, cinquantasette giorni dopo l'eccidio di Capaci, la mafia uccise il giudice Paolo Borsellino e i suoi agenti di scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli.
Abbiamo chiesto al giornalista e scrittore Giacomo Di Girolamo, direttore di Tp 24 e autore di numerose pubblicazioni analitiche sulla storia della mafia, di commentare il senso di questo anniversario. “Da via D'Amelio il più grande depistaggio di Stato insieme a quello di piazza Fontana”, dice Di Girolamo intervistato da Massimo D'Antoni.