Sciacca. Un guasto, verrebbe da dire l’ennesimo, all’impianto del Carboj ha lasciato questa mattina a secco il quartiere della Perriera. La tolleranza è ormai quasi finita in città perché, al di là di un guasto che può capitare, il problema è che Aica comunque non rispetta i turni che, peraltro, da tre sono passati a 4 giorni. Significa che è sufficiente che salti un solo turno per lasciare a secco la popolazione per oltre una settimana.
Non è accettabile, considerato il fatto che la città di Sciacca a differenza di altri territori della provincia ha pozzi e risorse idriche a sufficienza, tantè che parte dell’acqua viene giornalmente dirottata verso altri comuni (come è giusto che sia) ma nella misura in cui i turni di erogazione, pure allungati, vengano rispettati dal gestore.
Intanto, l’amministrazione comunale di Sciacca ha convocato per lunedì prossimo, una riunione con i dirigenti tecnici di Aica, l’Azienda idrica dei comuni agrigentini.
Si svolgerà al Comune di Sciacca e registrerà la presenza dei rappresentanti dell’unione dei comitati di quartiere e amministratori di condominio. Il sindaco nel corso del dibattito sulla crisi idrica in aula Falcone-Borse aveva invitato a partecipare i consiglieri.
Si farà il punto sulla situazione attuale e sugli interventi in atto. L’incontro avrà come argomenti principali, infatti, la crisi idrica con al centro i turni di erogazione non regolari e gli investimenti sul pozzo di Grattavoli e sulla vasca di San Marco.
Entro fine luglio la città di Sciacca, con il nuovo pozzo e la riattivazione di un altro che non era da tempo in funzione, dovrebbe disporre di almeno altri 100 litri di acqua al secondo. E’ necessario che questa ulteriore dotazione idrica sia utilizzata per evitare un mese di agosto drammatico per i saccensi e per le attività commerciali e turistiche. Il timore è che in parte venga dirottata verso comuni da sempre “assetati”.
Ad Agrigento, intanto, il sindaco Miccichè ha fatto ricorso ad una ordinanza che vieta l’uso di acqua potabile per lavare marciapiedi, veicoli e giardini privati, con sanzioni da 25 a 500 euro per chi non la rispetterà. Nell’ordinanza, che ha come obiettivo quello di evitare lo spreco di acqua in un periodo storico molto difficile a causa della grave crisi idrica, viene inoltre suggerito di dare acqua alle piante nelle ore notturne, usare lavastoviglie e lavatrici sempre a pieno carico, non alimentare con acqua potabile le fontane ornamentali e le piscine.
L’ordinanza consente, anche, la circolazione delle autobotti non autorizzate al trasporto per conto terzi per la distribuzione di acqua nei punti di approvvigionamento di Aica.
A proposito di spreco di acqua, ha generato scalpore il video che mostra come l’acqua si disperda in mare, nel territorio di Menfi a causa di una perdita nella condotta del Consorzio di Bonifica Agrigento 3. Condotta che è stata poi chiusa, su disposizione dei dirigenti del Consorzio con contestuale avvio dell’intervento di riparazione.