per evidenziare la grave crisi idrica che sta caratterizzando tutta la Sicilia e in particolare Agrigento.
La lettera, sottoscritta, in pochissimo tempo, da circa 1400 cittadini, è inviata per conoscenza al Presidente della Regione Schifani, all'Assessore Regionale Di Mauro, al Prefetto di Agrigento e al Sindaco di Agrigento.
E’ la guerra per l’acqua quella che si sta verificando in provincia, che non risparmia niente e nessuno. L’ Osservatorio agrigentino dei diritti degli utenti del servizio idrico integrato sostiene che non è concepibile che a fronte di città assetate ce ne siano altre in cui l’acqua arriva tutti i giorni. Fanno riferimento agli 8 comuni agrigentini che gestiscono direttamente le proprie fonti e reti idriche.È indispensabile, scrivono, che l’assessore regionale alle acque e rifiuti imponga a questi paesi di immettere il prezioso liquido in rete e consideri il commissariamento del comune di Agrigento, di AICA, e di chiunque non stia svolgendo il proprio dovere.
Anche Federconsumatori ritiene inaccettabile che in alcuni comuni della provincia di Agrigento l’acqua arrivi in media ogni 20 giorni e sollecita misure straordinarie ed efficaci per contrastare rapidamente la grave situazione che colpisce pesantemente la popolazione e le attività produttive del territorio agrigentino.
Intanto, a seguito di una apposita riunione svoltasi alla Prefettura di Agrigento, alla presenza di una delegazione dell’associazione amministratori di condominio e vertici di Aica, è stato assunto dal gestore del servizio idrico l’impegno a istituire un numero appositamente dedicato. Nel corso del vertice in prefettura sono state esaminate le criticità connesse alla grave crisi idrica che interessa diversi centri della provincia di Agrigento, ed in particolar modo, i Comuni costieri. Aica si è impegnata inoltre a garantire, concordati con gli amministratori di condominio, approvvigionamenti speciali.
Non solo l’acqua per usi civili. Il comitato “Insieme per l’acqua” torna a chiedere una urgente revisione dei volumi di acqua di riserva presso gli invasi “Castello, Prizzi, Gammauta e Gorgo di Marco” e pone la necessità di programmazione un secondo ciclo di irrigazione nel versante riberese.
E’ necessario e cruciale che entro fine luglio vengano assegnate le risorse idriche per effettuare una seconda irrigazione di sopravvivenza delle colture.