Sciacca sono oggetto di una “lettera – segnalazione” che i vertici della Confraternita del Santissimo Crocifisso e della sezione locale di Italia Nostra hanno trasmesso alla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Agrigento.
Com'è noto, si tratta della Chiesetta che si trova in discesa Campidoglio, una struttura antica e di origine normanna, che attualmente contiene pure le pesanti aste di legno che permettono, poi, di condurre in processione il simulacro della Madonna del Soccorso. A firmare la missiva sono stati Gaspare Fazio, Priore pro tempore della Confraternita concessionaria della Chiesa fin dal 1866 e Calogero Segreto, Presidente di Italia Nostra Sciacca. Le criticità più importanti che vengono segnalate sono sostanzialmente tre.
Innanzitutto la presenza di umidità di risalita nelle pareti interne dell'opera, cosa che determina il distacco dell'intonaco superficiale. Poi lo stato di degrado del portale d'ingresso tardo gotico, degrado che sarebbe da ascrivere alle intemperie e agli agenti atmosferici. Infine alcune criticità rilevate nei dipinti dell'intradosso dell'arco a sesto acuto contenente, ad esempio, l'affresco della Crocifissione del XIV secolo.
La Chiesa, già diversi anni fa, era stata oggetto di alcuni interventi di restauro da parte proprio della Soprintendenza, ma adesso, evidentemente, ne servirebbero degli altri, magari prima che le problematiche diventino più evidenti. Tanto la Confraternita quanto Italia Nostra chiedono, quindi, alla Soprintendenza di Agrigento di intervenire prima possibile sia per salvaguardare l'importanza storica ed artistica del bene architettonico sia per consentire e garantire agli utenti una corretta fruizione.