in una intervista al Giornale di Sicilia, in relazione al danno d’immagine subito dall’isola. Che ci sia un problema di siccità è un fatto oggettivo, innegabile, ha dichiarato Schifani smentendo però la fuga di turisti dalla Sicilia. Lo si evince, aggiunge il governatore, dai dati di Federalberghi che addirittura parlano di flusso turistico in aumento nell’isola.
Schifani ritiene che sia in atto una mistificazione della realtà da parte dei media e commenta in particolare l’articolo pubblicato dal New York Times sulla crisi idrica in Sicilia dicendo che “l’obiettivo è creare la notizia, attraverso l’allarmismo”. Di tutto ciò è vittima la Sicilia, per il presidente Schifani che poi non disdegna di ricordare come la situazione attuale, pure di fronte ad una siccità gravissima, sia frutto di 20 anni di assenza di politica sulle acque, sulle irrigazioni, sulle dighe, sulle reti idriche delle città. 20 anni di immobilismo.
Insomma, la situazione in cui l’isola si trova, in piena stagione estiva, è colpa della mancanza di infrastrutture, dunque della politica del passato e lo sappiamo, del cambiamento climatico, dei media e di tutta una serie di questioni.
Oggettivamente va rilevato che già da mesi e mesi si era a conoscenza della carenza di acqua negli invasi, che avrebbe forse richiesto misure drastiche immediate. E , invece, la nave cisterna arriva a fine luglio a Licata e il nuovo pozzo di Grattavoli a Sciacca è ancora in fase di attivazione quando siamo a ridosso di agosto. C’è da essere felici che i turisti non scappino dall’isola, il problema è che in questa terra di Sicilia ci sono poi anche i cittadini che non ricevono un solo goccio di acqua da settimane.