dal presidente della Regione, Renato Schifani, per la risoluzione di tutte le criticità tecniche e burocratiche legate alla riqualificazione e al rilancio dei complessi termali di Acireale e di Sciacca.
“Il termalismo viaggia ormai da alcuni anni insieme al mondo del benessere, offre opportunità di crescita economica – dice il segretario regionale Sicilia e vice presidente nazionale di Conflavoro, Giuseppe Pullara-. La chiusura delle due strutture ha provocato un danno enorme all’economia del territorio, all’occupazione, all’indotto, all’immagine delle Città di Sciacca e di Acireale.” . Pullara cita i dati relativi ai report sul flusso turistico, facendo emergere come con le Terme chiuse, nel 2017, sia le presenze, sia gli arrivi si siano dimezzati rispetto al 2002 quando le due stazioni siciliane erano ancora pienamente operative.
“Rilanciare la centralità della Sicilia termale- continua Pullara- significa riconquistare un flusso turistico che attualmente si è riversato altrove e garantirsi un indotto economico irrinunciabile per la nostra Regione. Una soluzione alla questione della valorizzazione del patrimonio termale delle due Città non può che avvenire in ottica condivisa, ampia e partecipata, con la regia della Regione, sostiene Conflavoro Sicilia che condivide il cronoprogramma delle azioni da realizzare in questa prima fase, con l’individuazione degli interventi di ammodernamento e ristrutturazione dei due impianti e con la predisposizione di un quadro completo degli investimenti necessari. “Il turismo termale- conclude il segretario regionale di Conflavoro- è un segmento in crescita che, incrociando gli altri tipi di offerta turistica, grazie anche al nostro clima, può contribuire a uno sviluppo significativo dell'intero settore.”