di messa in sicurezza del natante, appartenente alla flotta di Marinella di Selinunte, affondato nei giorni scorsi, al largo di Capo San Marco. La Capitaneria di Porto di Sciacca, infatti, ha già diffidato i proprietari che dovranno occuparsi della rimozione dell'imbarcazione che, al momento, si trova sott'acqua. Le fotografie che vi stiamo mostrando sono state scattate, nell'area del relitto, dal sub saccense Santo Tirnetta.
Dovranno essere, quindi, gli stessi proprietari ad adoperarsi per rimuovere la barca, con mezzi propri, una volta ricevuta l'autorizzazione dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Sciacca, guidato dal comandante Biagio Cianciolo, via libera che, da quanto si apprende, non è ancora pervenuto. Le interlocuzioni tra le parti stanno andando avanti. Chiaramente sarà la locale Guardia Costiera, al momento opportuno, a supervisionare tutte le operazioni che si rendono urgenti e necessarie anche perché il motopesca sarebbe pieno di gasolio.
Per scongiurare qualsivoglia rischio ambientale, si auspica che l'intervento possa essere effettuato il prima possibile. Come si ricorderà, dopo un'avaria e a causa del mare mosso di quel giorno, era il 24 luglio, il motopesca “La Franca” si è inabissato nel giro di pochi minuti, mettendo a rischio la stessa vita dei due occupanti, due pescatori, zio e nipote, che sono stati recuperati a nuoto da un turista tedesco e dal saccense Vittorio Galluzzo e poi affidate ai soccorsi che sono giunti prontamente sul posto. L'imbarcazione, di circa 8 metri, attualmente si trova a circa 10 metri di profondità, nel tratto posto a 250 metri dalla costa saccense.