uno riguarda l'apposizione di una posta di 2 milioni di euro in favore delle marinerie siciliane, per permettere loro di recuperare i fondi di uno dei due fermi di pesca del 2022 non ristorato. Una cinquantina i pescherecci di Sciacca interessati, quattrocento in tutta la Sicilia. Vicenda, quella dei fermi di pesca non rimborsati, che vide le marinerie (non solo quella di Sciacca) presentare un ricorso, tuttora pendente, al tribunale civile di Palermo. Ricorso presentato a nome dei pescatori dall'avvocato Calogero Marino.
La questione naturalmente ha un'importanza strategica per il mondo della marineria, soprattutto in una fase che, come conferma Calogero Bono, continua ad essere molto difficile. Alla marina di Sciacca è intanto scoppiata la polemica sulle colonnine dell'acqua. Malgrado le segnalazioni, molte delle quali avanzate anche dal presidente della cooperativa "Madonna del Soccorso" Salvatore Scaduto, dopo due anni si è scoperto che non c'è il collegamento con il serbatoio San Paolo. Questione su cui Bono ha polemizzato duramente con l'amministrazione durante l'ultima seduta consiliare.
Sul finanziamento da 2 milioni per le marinerie sta scaturendo un conflitto di attribuzione del merito: Bono spiega che a proporre i 2 milioni di euro è stata Fratelli d'Italia, mentre l'ex deputato regionale Vincenzo Marinello, presidente della cooperativa Pescatori, sostiene che a farlo sia stato il presidente della commissione Antimafia Antonello Cracolici. Oggi Fratelli d'Italia di Sciacca ribadisce che l'operazione ha la firma del presidente della commissione Bilancio Daidone.