Sulla nuova risorsa idrica, altri 100 litri al secondo che dovrebbero arrivare dalla riattivazione del pozzo 3 e dalla realizzazione del pozzo 4, si stanno innescando le aspettative non solo di Sciacca, ma del territorio provinciale a fronte di una estate all’insegna dell’emergenza idrica. Intanto però la riattivazione del pozzo 3 attende ancora la collocazione della pompa necessaria a tirare l’acqua, mentre la trivellazione del nuovo pozzo è a metà dell’opera. Secondo quanto appurato nel corso del sopralluogo, l’impegno è quello di avere ulteriori 100 litri di acqua al secondo dal Grattavoli a metà agosto. La questione è stata in mattinata posta dal presidente di sala Falcone-Borsellino alla conferenza dei capigruppo consiliari. Il tema fondamentale è che anche Sciacca, non solo Agrigento e altri comuni della provincia, stanno soffrendo l’emergenza idrica. La conferenza dei capigruppo ritiene fondamentale comprendere quali atti dovranno essere assunti per fare in modo che la città possa godere di una percentuale importante del nuovo quantitativo idrico che sarà prelevato dai pozzi di Grattavoli. Al sindaco di Sciacca viene chiesto di fare chiarezza subito con i vertici di Aica ed Ati.
Non secondario l’aspetto relativo alle perdite idriche, attualmente con soli due pozzi attivi si registrano copiose perdite lungo la condotta, il timore è che attivando gli altri due la portata sia tale da causare altre considerevoli rotture. L’amministrazione comunale ha annunciato nel corso dell’ultima seduta consiliare di voler effettuare gli interventi sostitutivi, la conferenza dei capigruppo ha rimarcato anche stamattina come non ci siano ancora atti formali in tale direzione e, a fronte di una emergenza idrica, grave ha deciso di monitorare costantemente la situazione.
Sull’acqua del Grattavoli, infine, arriva da Sciacca Turismo l’invito al sindaco a difendere le risorse idriche del territorio.Non accetteremo che l'ente gestore le trasferisca per intero nel versante orientale della provincia, dichiara Ezio Bono, manifestando la sensazione che da parte di Aica sia in atto una disparità di trattamento ed evidenti disuguaglianze. Attualmente siamo di fronte ad una situazione inaccettabile: solo un terzo dell'acqua pompata dai pozzi in funzione a Grattavoli rimane a Sciacca, il resto viene dirottato nell'area del capoluogo. Se questo dovesse ripetersi anche con i due nuovi pozzi, sia le utenze domestiche che quelle commerciali subirebbero un gravissimo danno. Da parte nostra, dichiara Sciacca Turismo, siamo pronti alle barricate.