con le immagini dell’acqua che fuoriusciva copiosa che si sono diffuse immediatamente in una città che sta soffrendo la crisi idrica generale, pur avendo importanti risorse nel territorio. Sul posto ieri sera sono intervenuti i tecnici di Aica che, per prima cosa hanno bloccato l’acqua per evitare che continuasse a disperdersi e per consentire l’intervento di riparazione che è stato concluso questa mattina, consentendo anche alle autobotti delle ditte private che operano in città e che erano ferme davanti ai serbatoi Sitas di rifornirsi per poter soddisfare le tante richieste dell’utenza.
Dover invitare giornalmente i cittadini a pazientare e centellinare le scarse risorse idriche delle cisterne e poi vedere disperdere l’acqua ieri dal punto di appresamento di Sovareto genera un misto tra sconforto e rabbia, pensavamo che il filmato che girava fosse uno scherzo di cattivo gusto ma purtroppo abbiamo appreso che era una perdita reale, ha commentato il presidente del Comitato Sovareto- Sant’Antonio- Stancapadrone Filippo Alongi.
Succede di tutto in questa estate di “grande sete” con zone della città che pur vedendo allungare i turni di erogazione riescono comunque a non rimanere a secco ed altre che, inspiegabilmente, sono nella disperazione. In tal senso ci sentiamo di raccogliere la testimonianza di una famiglia residente in via delle Azalee che da un mese non riceve una sola goccia di acqua.
Una famiglia con due bambini che va avanti con bottiglie acquistate al supermercato. Nonostante le segnalazioni e le pec ad Aica non è cambiato nulla, non arriva l’acqua nella nostra abitazione e nessuna risposta da parte del gestore. C’è poi anche la questione delle perdite idriche con situazioni paradossali come quella di via Modigliani dove neanche la sostituzione di 200 metri di condotta, con lavori che si sono protratti oltre al previsto, è risultata risolutiva. Tutt’attorno al nuovo tratto di condotta si sono generate altre perdite, alcune sistemate, altre ( in via Dante Alighieri) no.
Aica non riesce a star dietro ad una rete idrica colabrodo (e come potrebbe con le poche squadre a disposizione per tutto il territorio provinciale) ma in una estate in cui i cittadini sono costretti a limitare all’indispensabile l’uso dell’acqua tutto ciò appare inaccettabile. Il sindaco Fabio Termine ha annunciato già la scorsa settimana in consiglio comunale la volontà di intervenire in via sostitutiva, soprattutto per le perdite meno evidenti ai cittadini, quelle lungo la condotta dai pozzi alla città e dalla quale si disperdono h24 fiumi di acqua, ma al momento non si registrano novità che vanno oltre le dichiarazioni.
C’è infine l’attesa per i nuovi pozzi di Grattavoli, verso i quali Sciacca nutre la speranza di poter alleviare la crisi idrica. Amministrazione e Consiglio Comunale concordi nel ritenere che la nuova risorsa idrica debba servire prima la città. Unione dei Comitati di Quartiere e Sciacca Turismo hanno paventato anche “barricate”, ma quel che evidenziamo da giorni, ossia che sull’acqua del Grattavoli si sta palesando già una “guerra tra poveri” è una prospettiva che non può esistere e a dichiararlo è il prefetto di Agrigento Filippo Romano. Intervistato dal nostro Davide Sardo sui pozzi di Grattavoli, il Prefetto Romano evidenzia come Sciacca stia messa meglio rispetto ad altri comuni, seppure ovviamente stia a sua volta subendo la crisi idrica. "Non può essere una guerra tra poveri, l'acqua va distribuita il più uniformemente possibile" ha dichiarato.