dopo la notizia ricevuta ieri sera, a conclusione della riunione a Palermo della cabia di regia, che non sarà possibile effettuare una seconda irrigazione di soccorso per le piante. Dai calcoli dei tecnici del Dipartimento, si è avuta la disponibilità di soltanto 400 mila metri cubi di acqua ad uso irriguo dalla Diga Castello, mentre nessun volume è stato reso disponibile dalla diga Raia di Prizzi.
Una notizia che ha generato la forte reazione degli agricoltori e del sindaco di Ribera.
Sono necessari almeno 1 milione di metri cubi dalla diga Castello e 500 mila dalla diga di Prizzi per garantire la seconda irrigazione, siamo pronti ad azioni forti per scongiurare la catastrofe economica dei nostri territori ha detto Matteo Ruvolo. I sindaci del comprensorio ribrerese hanno ribadito con forza che a fronte di 5 milioni e 900 mila metri cubi presenti nella diga Castello, almeno 1 milione e 200 mila metri cubi devono essere assegnati ad uso irriguo, atteso che per l’uso potabile 1 milione e mezzo sono stati già messi in salvaguardia fino a Dicembre.
Negativa è stata al momento la replica dei dirigenti, secondo i quali i volumi di “salvaguardia” devono essere accantonati fino a febbraio 2025 (e quindi altri 300 mila metri cubi mensili per uso potabile), data l’incertezza delle possibili precipitazioni autunnali.
Risposta che ha fatto scattare questa mattina la protesta degli agricoltori.