Ieri pomeriggio i consiglieri Maurizio Blò e Raimondo Brucculeri, firmatari della denuncia presentata martedì scorso, sono stati ascoltati dai carabinieri della compagnia di Sciacca per oltre quattro ore, ovviamente sui contenuti del documento, ossia i turni slittati o annullati senza che sia stata data motivazione, i mancati interventi sulle perdite idriche e quanto altro viene ritenuto un disservizio da parte di Aica. Abbiamo rappresentato la situazione che sta vivendo la città di Sciacca, al netto di una crisi idrica generale, affinché la magistratura e le forze dell’ordine verifichino eventuali profili penalmente rilevanti. E dopo i due consiglieri, domani sulla vicenda della gestione del servizio idrico, sarà sentito il sindaco della città Fabio Termine.
L’attenzione della magistratura e delle forze dell’ordine sulle questioni del servizio idrico c’è sempre stata, anche in passato.
Intanto, al di là dell’inchiesta, continua la polemica tra i due firmatari dell’esposto e gli altri colleghi dell’opposizione. Proprio Brucculeri e Blo’ si dicono oggi stupiti dell’intervento dei consiglieri che ieri hanno sostanzialmente detto di non essere stati coinvolti e di non avere avuto sottoposto alcun documento. Ne avevamo parlato in consiglio comunale invitando per primo il sindaco Termine a sottoscrive la nostra denuncia alla Procura della Repubblica nei confronti di Aica per interruzione di pubblico servizio, dichiarano Brucculeri e Blò evidenziando inotre di avere avuto anche diversi approcci informali con i singoli consiglieri comunali, riscontrando atteggiamenti di sufficienza tendenti a sminire l’iniziativasta, altri di indifferenza, altri di condivisione ma che non si sarebbe tradotta nella firma dell’esposto. Rispetto a questi atteggiamenti, concludono i due consiglieri, avevamo due sole alternative: quella di farsi influenzare negativamente a desistere e non presentare l'esposto, oppure proseguire da soli nella nostra convinzione che dalle parole bisognava passare ad iniziative concrete.