siano stati esposti enormi sacchi della spazzatura contenenti di tutto, di più.
Un fenomeno che persiste, nonostante le campagne di sensibilizzazione e gli appelli ad una corretta raccolta differenziata dei rifiuti. E così, oggi, gli operatori delle ditte Bono-Sea,dopo aver ricevuto apposito ordine di servizio, non hanno ritirato i sacchi della spazzatura che contenevano anche plastica, carta, cartone, umido e quanto altro va opportunamente differenziato.
Il risultato non è stato edificante, sicuramente, con enormi sacchi della spazzatura che per tutta la mattinata sono rimasti esposti in piena estate anche nel centro abitato, ma la tolleranza ha un limite e non è accettabile l’atteggiamento di chi il giorno del ritiro dell’indifferenziato ( che dovrebbe essere un piccolo sacchetto) ritiene di potersi disfare di tutte le altre tipologie di rifiuti. C’è poi l’aggravante di quanti non utilizzano neanche il mastello apposito, ma lasciano pendere dai loro balconi i sacchi della spazzatura e ovviamente non lo fanno alle prime luci del mattino, ma già alle 21-22. Uno spettacolo indecoroso e incivile sempre, con conseguenze sul piano igienico sanitario soprattutto nella stagione estiva e quando a penzolare sono i sacchetti dell’umido.
Ben venga, dunque, la stretta perché se è vero che Sciacca ha raggiunto importanti percentuali di raccolta differenziata, è altrettando innegabile che si può ancora migliorare e, comunque, nel sacchetto da esporre il giovedì vanno gettati solo i rifiuti che non si possono differenziare.
Oggi non sono stati ritirati, il prossimo passo potrebbe essere quello delle multe, come avviene in tante altre città nelle quali chi non differenzia correttamente paga le conseguenze.
E’ vero, già paghiamo una Tari elevata, e lo stesso servizio potrebbe essere migliorato prevedendo, ad esempio, anche un turno di ritiro di vecchi indumenti o scarpe che ad oggi devono necessariamente essere conferiti all’isola ecologica di contrada Perriera che ovviamente non è aperta h24 e dove a volte, anche nelle ore canoniche, viene chiesto di tornare successivamente, ma queste ultime sono questioni di lana caprina di fronte all’atteggiamento di chi non utilizza i mastelli, non differenzia correttamente, alimenta le discariche abusive e non contribuisce per primo al decoro della propria città.