non è ancora pronta ad iniziare a Ribera la corsa alla presidenza del Consiglio comunale. Le bocce sono decisamente ferme, e non ci sono trattative politiche in corso all'interno dello schieramento di centrodestra. Eppure mancano appena 7 giorni alla seduta consiliare convocata proprio per questo adempimento. Ma l'ordine del giorno prevede un punto piuttosto importante, che è il via libera al Bilancio di previsione. Ma senza presidente del civico consesso regolarmente insediato non è possibile approvare questo punto. La copertura di questa casella è dunque particolarmente urgente. Al momento è la vicepresidente Aurora Liberto che si sta preoccupando della gestione dell'attività consiliare.
Ricordiamo che Costa si è dimesso lo scorso luglio, dopo che il suo nome era finito nell'indagine della Dda di Palermo su mafia e infiltrazioni negli appalti pubblici nel territorio di Sciacca. Il medico veterinario è stato sollecitato a lasciare la carica prima dal sindaco, dopo da dodici consiglieri comunali. Anche se ha più volte spiegato di non avere mai ricevuto alcun avviso di garanzia. Ad un anno dalla fine della consiliatura, le parti politiche sono chiamate ad un nuovo confronto. Quello di presidente del Consiglio è un ruolo tutt'altro che secondario. La coalizione di governo vede il partito di Fratelli d'Italia tuttora spaccato a metà, da una parte i fedelissimi del sindaco Matteo Ruvolo, dall'altra quelli che fanno capo all'ex consigliere provinciale Mariano Ragusa. Una spaccatura che la coordinatrice provinciale, oggi assessora Giusy Savarino, non è ancora riuscita a ricomporre. E sembra destinata a rimanere solo una suggestione l'ipotesi che, proprio grazie alla necessità di coprire la casella del nuovo presidente del consiglio comunale, queste parti possano in qualche maniera ricomporsi. E dire che tra un anno si tornerà alle urne. Si apprende che stasera ci sarà una riunione. Dai rumors di queste ore non sembrano esserci grosse prospettive. E se qualcuno pensasse che la nomina del nuovo presidente del consiglio potrebbe rappresentare un elemento chiarificatore di nuovi presunti equilibri nella prospettiva del 2025, rischia di sbagliarsi. Perché stamattina al nostro Telegiornale il capogruppo della Democrazia cristiana all'Ars Carmelo Pace è chiarissimo: "Eravamo e restiamo all'Opposizione, e i nostri tre consiglieri comunali non sono interessati a questa carica, ma la Dc - conclude Pace - è pronta a condividere la candidatura di un soggetto che sia rappresentativo dell'intera assise, non solo di una parte".
Dovrà essere il sindaco in persona Matteo Ruvolo ad indicare un candidato. È lo stesso Carmelo Pace a dirlo. E pare di capire che anche le altre forze politiche la pensino così. Una patata bollente per Matteo Ruvolo che si inquadra in un futuro politico che intanto è tutto da scrivere. Perché sembra chiaro che il primo cittadino abbia tutta l'intenzione di ricandidarsi a succedere a se stesso. È ancora presto per avanzare ipotesi, ma come sostanzialmente osserva Franco Mascarella, il direttore di Momenti, il giornale locale che è un punto di riferimento per il dibattito civico e politico, a dare le carte sarà l'onorevole Pace. Come dire che qualsiasi scenario passerà da lui. E questa è una chiave di interpretazione corretta, tanto più che stiamo parlando di un deputato regionale che, in quanto tale, è leader non certo solo del suo partito. Eppure in questo momento attorno alla scelta del nuovo presidente del Consiglio di Ribera la nebbia è fitta. E difficilmente la riunione di stasera riuscirà a diradarla. Come dire che la trattativa è appena all'inizio. Ma l'importanza che il comune abbia il Bilancio di previsione obbliga tutti a darsi da fare per trovare una soluzione.