a Sciacca. Consiglio comunale che, dunque, torna a riunirsi per riprendere la discussione su un argomento, quello della crisi idrica, che sta facendo emergere diverse vulnerabilità, in un territorio comunale, quello di Sciacca, che pur essendo provvisto di numerose sorgenti, sta attraversando una fase complicatissima a livello di soddisfacimento del proprio fabbisogno.
Per stasera si annuncia un dibattito teso, se si tiene conto anche di qualche anticipazione fornita nei giorni scorsi al nostro Telegiornale dal presidente di Sala Falcone Borsellino Ignazio Messina. Il quale ha sottolineato quelle che considera come alcune criticità nel rapporto tra il capo dell'amministrazione ed Aica. Sullo sfondo soprattutto l'utilizzo, da parte di Aica, delle numerose risorse idriche disponibili a Sciacca che vengono distribuite sull'intero territorio provinciale.
"Non è possibile che l'azienda consortile prenda la nostra acqua per distribuirla a tutti gli altri comuni mentre i nostri concittadini ne rimangano sprovvisti", ha detto Messina. Fabio Termine ha replicato evidenziando di avere avuto rassicurazioni che gran parte dell'acqua proveniente dalla riattivazione del terzo pozzo di Grattavoli, e quella del quarto pozzo di nuova istituzione, sarà destinata agli abitanti di Sciacca. Ma ha ricordato inoltre, il primo cittadino, che in ogni caso, in base alla legge, sorgenti e reti idriche, ancorché ricadenti nel territorio comunale di Sciacca, non sono di proprietà del comune.
Si annuncia un confronto aspro anche su un altro argomento, che è quello della rete idrica colabrodo, che è poi la principale causa dei disservizi e su cui Aica non riesce a fare fronte. Su questa scia si inserisce l'intenzione, più volte manifestata dall'amministrazione comunale, di intervenire sulle perdite idriche sostituendosi all'azienda idrica per poi compensare crediti e debiti. Per farlo bisogna istituire un capitolo di bilancio apposito, con una posta che dovrebbe attestarsi attorno ai 150 mila euro. Contiene proprio questo punto l'ordine del giorno suppletivo diramato oggi. Ma per andare avanti in questa direzione occorre il via libera da parte di Aica. Anche questo è al momento oggetto di tensioni tra amministrazione comunale e opposizione. Il centrodestra critica il fatto che si stia aspettando che Aica si dica d'accordo, cosa che peraltro non ha ancora fatto. Anche su questo Fabio Termine ha replicato sottolineando che l'assenso di Aica è fondamentale. Nel dibattito si inquadra anche la sollecitazione da parte dell'opposizione al sindaco a forzare la mano. Il tema centrale, confidando che la situazione in prospettiva possa migliorare, rimane quello di una azienda idrica comuni consortili che non sembra avere grandi prospettive davanti a sé. Per lo stesso sindaco siamo di fronte ad un cadavere, una macchina che non sta funzionando, anche perché non tutti i comuni la fanno funzionare, riferendosi a chi non ha versato né la quota del prestito ponte, né la quota del capitale sociale, né i debiti con Aica per le utenze municipali. Questione questa su cui Fabio Termine ha annunciato una segnalazione alla Corte dei conti.
Il Consiglio comunale di stasera giunge dopo le sedute aperte con i vertici di Aica, nel corso dei quali si è provato a fare il punto della situazione (soprattutto dopo la regolamentazione del servizio di trasporto tramite autobotti) e a rappresentare, da parte di cittadini, albergatori e comitati di quartiere, tutte le criticità di un servizio che non riesce a funzionare a dovere. Ci sono zone dove l'acqua non si ferma mai e altre, anche a pochi metri di distanza, dove arriva senza pressione non dando il tempo di riempire le cisterne. Cosa che è generata essenzialmente dalla vetustà di una rete idrica da rifare, e per la quale si attende la pubblicazione di un bando (cosa che avverrà a breve, stando a quanto ha garantito l'assessore regionale Roberto Di Mauro) per provare ad intercettare una trentina di milioni di euro, quelli che servono per fare in modo che le tubazioni nel sottosuolo finalmente siano adeguate e non facciano piu' disperdere tutta questa risorsa idrica. Sullo sfondo rimane il futuro della gestione idrica in Sicilia. Sì, è vero che in provincia siamo ad una gestione pubblica. Ma gran parte delle sorgenti è tuttora nelle mani di Siciliacque. Che pubblico non è, e può ben poco la Regione con il suo 25% di partecipazione azionaria. C'è poi la questione politica, su cui il sindaco di Sciacca continua a battere, evidenziando che le poltrone in Ati e in Aica sono state occupate da soggetti del centrodestra.
Dopo quella di stasera il consiglio tornerà a riunirsi anche venerdì 30 agosto. In quella circostanza il dibattito in aula riguarderà altre due criticità cittadine: l'ospedale di Sciacca e il fenomeno sempre più incontrollabile del randagismo. I lavori odierni inizieranno alle 19 e saranno trasmessi in diretta sulla nostra emittente.