E’ l’ultima iniziativa intrapresa dai consiglieri comunali di Sciacca, Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò in merito ai disservizi idrici che si registrano da tempo. In particolare viene evidenziata la situazione di diversi condomini che sono costretti a far ricorso all’approvvigionamento sostitutivo, tramite le autobotti dei privati, alcune in modo esclusivo, altre in modo prevalente.
Circostanza che riguarda le utenze di diverse zone della città che pur avendo un regolare contratto con AICA, non riescono ad approvvigionarsi a sufficienza poiché la durata media della fornitura è di circa un’ora e trenta. Nei pochi casi in cui il turno di erogazione è durato per più ore, sono invece riuscite a riempire le cisterne. Per i consiglieri Blo’ e Brucculeri c’è una esclusiva responsabilità dell’ente gestore in questo sistema che determina turni di erogazione sufficienti per alcune utenze ed altre che invece sono costrette a far ricorso alle autobotti dei privati per riempire le cisterne. Molte famiglie sono all’esasperazione, in quanto non riescono più a sostenere economicamente questi costi che sono passati dai 65 euro dello scorso anno agli 85 euro di questa estate e da una trentina di giorni a 100 euro, solo per il trasporto e nel caso di utenze residenti nel centro, al di fuori può arrivare anche a 120 euro. A fronte di queste cifre, si parla di 60 euro di rimborso da parte di Aica e con il dubbio manifestato dai due consiglieri sul rischio che il costo rimanga totalmente a carico dei cittadini. Sulla situazione di queste utenze, evidenziate da Brucculeri e Blo’ nella diffida, viene chiesto ai vertici dell’Azienda Idrica di normalizzare la distribuzione idrica, allungando la durata della fornitura per permettere a tutti gli utenti una più omogenea distribuzione dell’acqua, e nel caso in cui tutto ciò non si verifica di provvedere interamente al costo del servizio sostitutivo tramite autobotti.