in mattinata dai produttori agricoli dell'entroterra compreso tra le province di Agrigento e Palermo, il commissario regionale per l'Emergenza idrica in agricoltura e zootecnia Dario Cartabellotta ha annunciato il via libera all'attingimento di almeno quarantamila metri cubi di acqua dalla traversa Favara di Burgio del fiume Sosio Verdura e dalla vasca della centrale idroelettrica dell'Enel. La sua precedente ordinanza vietava questa possibilità.
Lo stato di agitazione dei coltivatori di Burgio, Caltabellotta, Chiusa Sclafani (comune del Palermitano) e Villafranca Sicula si era concentrato in contrada Cifota, sull'argine del fiume Verdura. La posizione a monte dell'alveo di questi territori rende necessarie manovre specifiche per potere ricevere i volumi idrici utili ad irrigare gli agrumenti. Manovre specifiche che si traducono nella locuzione "rilancio d'acqua". Stato di agitazione dei produttori che dunque permane, nell'attesa di potere attingere l'acqua necessaria a non far morire i propri campi.
La Regione aveva autorizzato la destinazione di 70 mila metri cubi di acqua dalla diga Gammauta al comprensorio irriguo di Ribera, un'altra porzione della tanto invocata seconda irrigazione di soccorso, per provare a salvare le piante. Situazione più complessa per i campi situati nella parte alta del fiume.