A relazionare inizialmente è stata l'assessora competente Agnese Sinagra, che ha evidenziato le criticità degli abbandoni di cuccioli e la mancanza di posti disponibili nei canili convenzionati, ma anche le campagne di sensibilizzazione in collaborazione con le associazioni animaliste che puntano a sterilizzare e microchippare quanti più cani possibili.
Sinagra, con la sua parte politica Mizzica, è stata criticata dall'opposizione per le presunte contraddizioni tra le battaglie condotte nel 2018, quando assessore competente era Paolo Mandracchia, e una condizione, quella attuale, nettamente peggiorata rispetto a sei anni fa, con una spesa annuale che non solo non è stata diminuita, ma che è aumentata.
"Avevate la ricetta vincente, ma non siete stati in grado di fare nulla, e uno dei simboli è l'ambulatorio veterinario che è chiuso", ha detto Filippo Bellanca. Che, con Ignazio Bivona e Giuseppe Catanzaro, ha chiesto le dimissioni di Agnese Sinagra per quello che è stato definito fallimento dell'amministrazione, dopo che quando non era al governo della città, Mizzica aveva fatto credere ai cittadini che con loro in amministrazione il problema sarebbe stato risolto, parlando perfino di canili zero.
"Abbiamo massacrato Paolo Mandracchia", ha ricordato Giuseppe Catanzaro, all'epoca al vertice di Mizzica, oggi passato con l'opposizione che, dunque, ha fatto autocritica. "Noi però provenivamo da una situazione di emergenza": con queste parole Daniela Campione ha difeso Sinagra. Campione che però ha anche chiesto all'amministrazione, da domani, di affrontare la questione in maniera più incisiva.