che nel corso dell’estate hanno effettuato sit-in e proteste a fronte dello scenario che prevedeva un nuovo regolamento, con nuovi criteri per le gare finalizzate alla concessione degli spazi. Vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso anche i titolari degli stabilimenti balneari della provincia di Agrigento. Gli attuali concessionari potranno operare, dunque, fino al settembre del 2027 in regime di proroga. L’intervento è contenuto nel decreto infrazioni approvato dal Consiglio dei Ministri dopo un serrato confronto con l’Unione Europea che ha consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l'opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari.
Il decreto prevede che le gare per le nuove concessioni balneari dovranno essere bandite entro il giugno precedente e chi subentra dovrà pagare un indennizzo a chi lascia e assicurare la continuità occupazionale dei lavoratori. La durata delle nuove concessioni, viene anche specificato, dovrà essere di almeno cinque anni e di non più di venti, per tutelare gli investimenti. Un provvedimento per il quale la Cna di Agrigento, che ha seguito assieme ad altre organizzazioni la vertenza dei balneari, evidenzia luci ed ombre.