A fornire lo spunto alla platea di tuttologi locali che ogni giorno affollano Facebook è l'edizione estiva, quella che inizia questa sera e che si articolerà per l'intero weekend a Sciacca. Il dibattito è aperto, ovviamente. E sui social è già resuscitato (manco a dirlo) lo scontro sulla festa. Che in centro storico è un'altra cosa. Ma andiamo con ordine.
Si comincia come detto oggi, venerdì 13 settembre, alle 20,30. Ma per tutte e tre le serate sono previste inizialmente esibizioni dei gruppi mascherati e, successivamente, Dj set. In piazza Angelo Scandaliato sono già stati collocati alcuni dei più bei manufatti in cartapesta che hanno partecipato all'ultima edizione del Carnevale. Saranno loro i "testimoni" di questa tre giorni di quella che il comune di Sciacca ha battezzato "Sciacca Carnevale". A presentare le serate saranno Roberta Mandalà e Fabio Piazza.
Si prevede, come sempre succede quando si tratta di Carnevale, ovunque lo si faccia, una bella partecipazione popolare e tanto divertimento per tutti. Ma quella che inizia stasera ha tutta l'aria dell'inizio del conto alla rovescia per l'edizione 2025 della manifestazione, in programma nel mese di febbraio e marzo. È scaduto nelle scorse ore il bando per l'ammissione delle istanze delle varie associazioni culturali. Sono nove le domande presentate, così per come prevede il bando, ovverosia: otto per il concorso dei carri allegorici e una per la realizzazione della maschera simbolo del Peppe nappa. Domenica sera 15 settembre i bozzetti dei carri allegorici della prossima edizione della festa saranno presentati e illustrati alla cittadinanza. Un momento sicuramente particolarmente atteso per capire quali saranno i temi allegorici su cui le associazioni culturali e i loro poeti avranno puntato.
Si diceva della collocazione in piazza dei alcuni dei manufatti dell'ultima edizione. Per la verità l'intento era quello di piazzare i carri al completo, naturalmente fermi (e non in movimento). Cosa questa che, stando a quanto si è appreso, non è stata più possibile alla luce di alcune novità tecniche introdotte dal punto di vista della sicurezza che hanno imposto alle associazioni culturali di rivedere i propri piani. L'amministrazione comunale in ogni caso ritiene che la presenza dei pupazzi giganti di cartapesta a fare da cornice allo spettacolo consentirà ugualmente di apprezzare la maestria artistica dei carristi saccensi e a far rivivere un po' il clima del carnevale. Domenica sera vedremo le miniature dei carri che prenderanno parte alla prossima edizione della festa, che si svolgerà nuovamente in due settimane, il 22 e il 23 febbraio e, poi, da venerdì 28 febbraio a domenica 2 marzo. Il sito rimarrà quello della Perriera per il mese di febbraio, perché è là che la sfilata può essere autorizzata da commissioni di pubblici spettacoli ma soprattutto dall'autorità di pubblica sicurezza. A meno che, s'intende, non si manifestino scenari nuovi che, almeno al momento però, sembrano lontani.
Questa edizione estiva, ancorché concomitante con l'anno scolastico appena ricominciato (questa concomitanza purtroppo sembra scritta nel destino del carnevale), punta ad essere non soltanto un richiamo dovuto alla festa vera e propria, quella che cade nel periodo tradizionale pre quaresima, ma anche la possibilità per le attività commerciali del centro storico di avere una valvola di sfogo, alla luce del fatto (e questo è innegabile) che lo spostamento della manifestazione dalla sua ubicazione storica ha sicuramente causato una enorme criticità. Torna in primo piano, con l'occasione, la necessità per il futuro, di affiancare alla sfilata dei carri allegorici in periferia anche delle iniziative collaterali che permettano all'economia delle attività in centro (anche se va detto che molte di loro nelle ultime edizioni alla Perriera si sono spostate con degli appositi punti di ristoro in via Allende) di sfruttare, sebbene in maniera collaterale e secondaria, il periodo festivo.
Nel frattempo stasera torna la festa. I primi che saranno protagonisti tra il pubblico a ballare e a cantare saranno quelli che in queste ore sui social propongono il loro florilegio di ricette sul Carnevale di Sciacca, su quello che è, su quello che non è ma, soprattutto, su quello che dovrebbe essere. Insomma, come si usa dire da qualche anno, buon Carnevale. "Così è se vi pare", avrebbe detto Luigi Pirandello.