È di ieri la notizia dell'inserimento
nell'ordine del giorno suppletivo dei lavori consiliari di domani sera della relazione annuale sull'attività svolta dal sindaco. È la prima che Fabio Termine presenta da quando è stato eletto, e copre il periodo 2022-2023. Un documento che giunge dunque in ritardo, fuori dai termini stabiliti dalla normativa regionale, e dopo diverse sollecitazioni fatte dall'opposizione di centrodestra. Recentemente l'assessorato alle Autonomie locali aveva diffidato il primo cittadino proprio per la mancata ottemperanza a questo suo obbligo. E stamattina i gruppi consiliari di opposizione in una nota esprimono quella che definiscono "ferma condanna" sulla mancata osservanza dei tempi previsti dalla legge, considerato che la relazione rappresenta una sintesi delle attività svolte dall'amministrazione e dovrebbe essere un punto di riferimento per valutare il lavoro compiuto.
Un ritardo che potrebbe essere sanguinoso, che rischia di non limitarsi ad una censura politica, e che potrebbe rivelarsi costoso. Sì, perché il mancato rispetto della scadenza nella presentazione dela relazione annuale potrebbe trasformarsi in un sanzioni economiche, sia per il comune (in termini di riduzione dei trasferimenti, già ampiamente ridimensionati, da parte della Regione), sia per la stessa indennità dello stesso sindaco. "Questo ritardo - dicono oggi dall'opposizione - costituisce non solo una violazione della normativa, ma è anche un'ulteriore testimonianza del disinteresse del sindaco e della sua giunta degli adempimenti amministrativi e nei confronti della città di Sciacca e dei suoi cittadini". Sulle sanzioni il centrodestra rinvia tutto alla seduta consiliare di domani.
Secondo l'opposizione questa vicenda "dimostra l’incapacità di questa amministrazione di rispettare anche i compiti più basilari, come quello di redigere un documento che rappresenta un rendiconto del lavoro svolto, un dovere amministrativo e rispetto dei ruoli istituzionali". L'accusa conclusiva a Fabio Termine è di amministrare la città in modo superficiale e senza una chiara visione per il futuro, rivelando che l’amministrazione non è nelle condizioni di programmare nulla, nemmeno gli aspetti più essenziali della gestione cittadina.
La seduta consiliare di domani sarà sicuramente caratterizzata da questo argomento. Prevede anche la trattazione di alcune variazioni di bilancio. Servono 80 mila euro per progettare i capannoni di Carnevale e 120 mila per risolvere un contenzioso comunale. In programma anche l'approvazione del conto consuntivo del 2023, altro tema caldo, su cui la Regione Siciliana ha disposto il commissariamento.
È di queste ore l'indiscrezione secondo cui domani sera tra i banchi di Sala Falcone Borsellino riservati ai componenti dell'amministrazione, prenderà posto anche l'assessore alla Polizia municipale Antonino Certa, la cui carica è al centro dell'attenzione perché, dopo avere vinto un concorso nella pubblica amministrazione che lo ha portato a lavorare in Piemonte, l'opposizione ritiene che non sia più in grado di svolgere le funzioni politiche e amministrative.