del bando europeo che prevede aiuti economici a chi decide di demolire il proprio peschereccio, sta registrando molto interesse nel mondo della marineria saccense, assai più che nel passato, sicuramente rispetto al bando precedente. Almeno la metà degli operatori punta a lasciare. Un elemento che purtroppo è rivelatore della stanchezza degli operatori.
Non tutti quelli che vorrebbero accedere agli aiuti per dismettere il proprio natante saranno per così dire “accontentati”. Il bando è nazionale e ne verrà fuori una graduatoria unica, che si dividerà il plafond disponibile di 74 milioni die uro.. Ma quello che emerge è un orientamento che mette in discussione la stessa tradizione di quella Sciacca Marinara, la stessa raccontata dal grande poeta Vincenzo Licata che, a questo punto, rischia di non avere più un futuro.
Novantacinque barche per la grande pesca, una ventina per la piccola pesca, 400 operatori. Le prospettive non sono rosee. Ed è uno stravolgimento in termini sociali ma anche di politica economica di un territorio nel quale il prodotto interno lordo si incentra ancora proprio sulla pesca. Ma i pescatori sono stanchi e pesce ce n'è sempre meno.