il ritardo con il quale Fabio Termine ha presentato la sua prima relazione annuale, dopo più di due anni dalla sua elezione. Una somma che corrisponde all'uno per cento al mese dell'importo del trasferimento dalla Regione (pari ad un milione di euro). Cinque mesi di ritardo, con una sanzione di diecimila euro per ciascun mese. Il resoconto matematico ieri sera in consiglio comunale è stato pronunciato da Calogero Bono, circolare dell'assessorato alle Autonomie locali alla mano, sulla base di una norma recentemente introdotta e che ha impresso un evidente giro di vite sulla materia. Ricordando come l'opposizione più volte aveva sollecitato la presentazione della relazione in consiglio comunale, Bono ha apertamente chiesto le dimissioni del sindaco. "Piuttosto che aiutare i comuni per l'emergenza idrica da cui siamo reduci, la Regione si preoccupa di sanzionarli", si è difeso Termine, giustificando il ritardo con i molti impegni da lui avuti. Opposizione che ha attaccato frontalmente Fabio Termine, ipotizzando un possibile danno erariale per negligenza, con Ignazio Bivona che ha annunciato un esposto alla procura presso la Corte dei conti. "Invece di ammettere di avere sbagliato il sindaco se la prende con la legge", ha detto Filippo Bellanca.
Come anticipato dal nostro Telegiornale, ieri sera in aula si è presentato l'assessore al Patrimonio e alla Polizia municipale Antonino Certa, che da tre mesi lavora in Piemonte, in un ufficio della pubblica amministrazione. Della vicenda di come possa svolgere il suo ruolo a distanza il centrodestra parla da tempo. È stato lo stesso Certa a prendere la parola, annunciando di avere chiesto il trasferimento temporaneo a Sciacca o nei paraggi per potere svolgere regolarmente il compito di amministratore della città, cosa che vorrebbe continuare a fare. Entro la fine di ottobre si avrà una risposta positiva o negativa, in mancanza della quale Certa ha annunciato che la questione sarà chiusa, lasciando intendere che si dimetterà. Questa parte di dibattito ha visto l'opposizione tornare ad evidenziare le presunte difficoltà del sindaco nei rapporti con il Partito Democratico, accusando Fabio Termine di essere rimasto in silenzio.
C'è stato poi un duro scontro interno alla stessa opposizione dopo che Maurizio Blò e Raimondo Brucculeri hanno annunciato il loro progetto di mozione di sfiducia nei confronti dell'amministrazione comunale, cosa possibile dopo oltre 24 mesi dalla proclamazione del sindaco. Notizia questa che ha sorpreso gli altri consiglieri dello schieramento avverso a quello che sostiene l'amministrazione. Diversi di loro non hanno nascosto i propri dubbi sulla proposta, ma non tanto nel merito politico della questione, quanto nel metodo adottato, con Blò e Brucculeri apertamente accusati di tatticismo e di rifiuto del dialogo con gli altri, in uno con l'ammissione inevitabile che nell'opposizione ci sono punti di vista diversi. "I tempi per un'iniziativa politica non me li faccio dettare da nessuno", ha detto visibilmente contrariato Filippo Bellanca. Dubbi sull'opportunità di questa iniziativa, soprattutto perché un'eventuale alternativa a questa amministrazione non sarebbe eventualmente pronta, anche da Giuseppe Catanzaro. Dopo che Paolo Mandracchia, accusando il sindaco di arroganza e supponenza, ha apertamente condiviso la proposta di una mozione di sfiducia, Maurizio Blò ha provato a correre ai ripari nei confronti delle critiche degli altri, annunciando che si proverà a condividere con il resto dello schieramento la proposta della mozione di sfiducia.
Si è poi tornati a parlare della crisi idrica, ancora in attesa che si formalizzi la convenzione che permetta al comune di intervenire in via sostitutiva per la riparazione delle reti idriche danneggiate, visto che Aica non riesce a farlo, compensando poi l'importo degli investimenti con le somme che l'ente deve alla società che gestisce le risorse idriche integrate. Il sindaco ha ribadito l'impegno a rinnovare Aica e a risolvere la questione dei comuni inadempienti negli obblighi con l'ente gestore. Lamentele per i ritardi e anche le incertezze sul futuro, a partire dalla distribuzione dell'acqua del nuovo pozzo di Grattavoli, sono venute da parte di Filippo Bellanca e Paolo Mandracchia, mentre Ignazio Bivona ha evidenziato che la task-force deve essere maggiormente coinvolta. Raimondo Brucculeri è tornato ad attaccare l'amministrazione, nella convinzione che il comune avrebbe la legittimazione necessaria ad effettuare gli interventi sostitutivi, senza alcun bisogno di convenzioni. Daniela Campione ha difeso l'amministrazione, sottolineando che le soluzioni sull'argomento non sono così semplici per come dall'opposizione qualcuno voleva far credere.
Polemiche anche sull'assenza del comune di Sciacca alla riunione che si è svolta ad Agrigento per il Piano territoriale regionale, uno strumento di pianificazione urbanistica. Un'assenza stigmatizzata nei giorni scorsi da Fratelli d'Italia, lo stesso partito dell'assessora al Territorio e ambiente, l'agrigentina Giusy Savarino. "Persa un'occasione importante", ha sottolineato Gaetano Cognata. L'assessore comunale Salvino Patti si è scusato per non avere potuto partecipare per impegni personali, ma ha evidenziato che si è ancora in fase preliminare e che il comune presenterà delle osservazioni. "Quando ero assessore io, voi di Mizzica mi avete crocifisso per molto meno", ha detto Bivona. Che ha rilanciato sui ritardi dell'amministrazione sul regolamento dehors, mentre Calogero Bono ha sollevato la questione del Prg del porto fermo da 7 anni.
È stato poi sospeso il punto relativo alle variazioni di bilancio. A chiedere uno slittamento è stato Raimondo Brucculeri, dubbioso sui 120 mila euro da prevedere per un contenzioso su espropri di terreni dove è stato realizzato il "Don Michele Arena", di via Vittoria Nenni. Punto per il quale, a suo giudizio, sono necessari chiarimenti. In apertura dei lavori Fabio Termine ha annunciato di essere stato convocato dal presidente della Regione giovedì prossimo per un incontro sulle iniziative in corso relative alle Terme.