senza buche e voragini, che causano incidenti e danni alle auto. Sollecitano interventi di manutenzione e di pulizia, la riapertura al traffico di tratti chiusi e di porre fine a una viabilità allo sfascio che costringe all’isolamento i cittadini dei comuni della Valle dello Jato. Un cartello di richieste sta alla base della manifestazione che si è svolta ieri sulla Fondovalle Sciacca-Palermo (ovvero strada statale 624) indetta dal comitato cittadino intercomunale Viabilità dei comuni di San Giuseppe Jato, San Cipirello, Piana degli Albanesi e Camporeale. Manifestazione che si è svolta nello svincolo della scorrimento veloce SS 624 Palermo-Sciacca, direzione Piana degli Albanesi, al bivio della SP 34, in direzione Portella della Ginestra.
“Un presidio di protesta pacifico e civile per discutere dei problemi che da anni affliggono la viabilità delle strade di questi comuni”, dice Federica Ciziceno, coordinatrice del comitato. Alla manifestazione hanno aderito la Cgil Palermo, la Fillea Cgil Palermo, la Flai Cgil Palermo, la Uil, associazioni come CittadinanzAttiva, il Circolo “Anpi Portella della Ginestra” nonché diversi esponenti di partiti politici, dal Pd all’Udc.
“A dimostrazione – aggiunge Ciziceno - che la causa prescinde da qualsiasi colore politico, ma vede l’unione e l’interesse di tanti cittadini che manifestano nei confronti della sicurezza, del ripristino e della viabilità delle strade. Abbiamo la fortuna di essere residenti di comuni che possono raggiungersi a pochi chilometri di distanza, ma le strade impraticabili ci rendono comuni isolati e non ci permettono di mandare avanti l’economia o di raggiungere il nostro luogo di lavoro in sicurezza. Chiediamo di ripristinare anche le vie alternative”.