ha fatto gli onori di casa, ricevendo a Palermo i sindaci di Sciacca ed Acireale, rispettivamente Fabio Termine e Roberto Barbagallo. Poi ha lasciato la riunione nelle mani dei suoi dirigenti. È possibile considerare, questo, come un interessante segnale di conferma della determinazione che il presidente più di una volta ha voluto mostrare per provare a chiudere positivamente la vertenza termale siciliana.
La notizia più significativa al termine dell'incontro è la conferma della presenza concreta di Cassa Depositi e Prestiti all'interno del progetto. Obiettivo dichiarato e concordato dai sindaci con i dirigenti della Regione, quello di pubblicare entro il 31 dicembre quello che tecnicamente si chiamerà "avviso esplorativo" per trovare il privato disposto ad investire sin da subito.
I beni sul tappeto da riqualificare subito per riaprire le Terme sono quelli centrali: Stabilimento curativo, Grand hotel, Parco, Piscina del parco, ex convento di San Francesco e, soprattutto, forse il bene più importante di tutti: il Centro di accumulo acque. La Regione punta essenzialmente su un partenariato pubblico-privato, fifty-fifty: la metà dell'investimento da parte della Regione, l'altra metà da parte dell'imprenditore.
Ma per fare tutto questo c'è bisogno dell'aiuto di Cassa Depositi e Prestiti e della società controllata Sgr che si occupa di sviluppo turistico. Il tentativo è di ottenere dall'imprenditore privato che si dimostrerà interessato investimenti economici immediati, per sostenere il progetto di rilancio per poi acquisirne la gestione, per tutto il tempo che sarà necessario.
Se tutto andrà bene si aprirà poi una fase successiva, che dovrà evidentemente comprendere gli altri beni termali, a partire dalle stufe. Il sindaco Termine al nostro Telegiornale al termine del vertice si è mostrato soddisfatto, ritenendo che i fatti dicono che gli impegni assunti da Schifani fino a questo momento stanno trovando un'importante conferma.
Adesso a Sciacca la questione torna al confronto interno tra amministrazione e consiglio comunale, perché è indubbio che se questo progetto forse sta riacquisendo respiro è stato grazie anche alla condivisione delle idee.