che dovrebbe essere esaminato stasera nella nuova seduta del consiglio comunale di Sciacca. Argomento, quello finanziario, su cui pende la spada di Damocle del commissariamento regionale, considerato che avrebbe dovuto essere approvato entro lo scorso 30 aprile. Un Consuntivo che si caratterizza per il recupero di duecentomila euro (generato da maggiori entrate) rispetto al milione e centomila circa che il comune deve pagare ogni anno all'interno di quel piano di rientro attivato alcuni anni fa, allo scopo di coprire il disavanzo tecnico scaturito dai cosiddetti "crediti di dubbia esigibilità", consistenti in residui attivi che però non saranno mai più incassati dall'ente.
Premesso che, in ogni caso, i conti del comune di Sciacca sono in ordine (anche la spesa per i debiti fuori bilancio si è ridotta ad una cifra fisiologica), sia tecnicamente che, soprattutto, politicamente, l'aspetto più significativo di questo Consuntivo è senz'altro l'accantonamento operato dal direttore del settore Finanze e Tributi Filippo Carlino del mezzo milione di euro necessario a coprire le perdite di Aica, l'azienda pubblica che gestisce le risorse idriche e della quale il comune di Sciacca possiede poco più del 10,2% del capitale sociale. È la quota parte dei 4 milioni di debiti che si sono accumulati in capo all'azienda che ha sostituito Girgenti acque. Capitale sociale che, per inciso, alcuni comuni non hanno mai versato. Ed è questo uno degli elementi che continuano a gridare vendetta all'interno di un sistema che naturalmente non sta funzionando e che, in prospettiva, non lascia presagire certo lunga vita ad Aica. I cui debiti miionari con Siciliacque autorizzano ad ipotizzare che, a breve, il privato uscito dalla porta (Girgenti acque) possa essere sostituito da un privato che rientrerà dalla finestra.
Questione, quella idrica, che dunque condiziona, a livello di criticità, questo Conto consuntivo. Se ne può dedurre serenamente che l'Opposizione di centrodestra sia in larga parte orientata a bocciarlo. Una soluzione che, eventualmente, sarebbe indolore, soprattutto se confrontata alla stessa decisione adottata quattro anni fa dall'allora consiglio comunale, quando era ancora in vigore la legge che disponeva lo scioglimento dei consigli comunali a fronte di un voto contrario sul Rendiconto. Sembra passato un secolo, ma nel frattempo quella norma (che effettivamente era abnorme) è stata alleggerita, e oggi il consiglio è più libero di decidere. In caso di bocciatura interverrà il commissario, perché tecnicamente, a prescindere da eventuali questioni di principio politiche, il Consuntivo bisogna comunque approvarlo.
L'ordine del giorno dei lavori di stasera contempla anche la discussa Relazione annuale del sindaco Fabio Termine, quella arrivata in ritardo generando anche delle sanzioni economiche in capo al comune, questione questa al centro di polemiche nel corso della precedente seduta consiliare. Ma difficilmente stasera la si potrà esaminare. Ci sono pochi dubbi piuttosto sul fatto che l'assise si aprirà con le comunicazioni del sindaco Fabio Termine sulla vertenza termale, e sulle conclusioni del recente Tavolo tecnico palermitano nel corso del quale si è appreso che entro il 2024 la Regione pubblicherà un avviso esplorativo, allo scopo di reclutare finalmente il partner privato (grazie all'aiuto di Cassa Depositi e Prestiti) che, impegnando capitali propri, possa rendere concreto il partenerariato pubblico-privato per ristrutturare e riaprire buona parte del patriomonio termale. Ne scaturirà senza dubbio un dibattito, inquadrandosi questo risultato anche nel clima di fattiva condivisione tra le diverse parti politiche, che sulle terme hanno preferito la stessa lingua. L'inizio dei lavori del consiglio comunale di Sciacca di questa sera è previsto alle ore 19, la seduta consiliare sarà trasmessa in diretta dalla nostra emittente sul canale 80 del digitale terrestre e sui nostri canali social.