quella in vigore dal 30 giugno al 30 settembre che quest’anno è stata attuata tutti i giorni e prolungata anche nell’orario, inizialmente stabilito dalle 18 alle 4 di notte. E’ un tema che da sempre anima il dibattito in città e che quest’anno si è concentrato prettamente sull’orario della Ztl, ritenuto eccessivamente prolungato e non solo dall’opposizione. E’ diventata anche una questione politica all’interno della maggioranza, con i consiglieri del Partito Democratico che hanno formalmente chiesto alla propria giunta di posticipare di un’ora l’inizio e anticipare, sempre di un’ora, la conclusione. Un vero e proprio assist per l’opposizione che sin dai primi giorni aveva ritenuto eccessivo chiudere il centro storico di Sciacca al transito veicolare dalle 18 alle 4. Il sindaco Termine aveva incassato il colpo, soprattutto quello proveniente dagli alleati, rivedendo soltanto l’orario di conclusione, dalle 4 alle 3 di notte. Ben poco rispetto ad un impianto di Ztl sul quale l’amministrazione ha più volte ribadito di volere andare avanti nell’ottica di un progressivo processo di pedonalizzazione posto al centro del programma elettorale.
E, infatti, conclusa la Ztl estiva pare che si stia già discutendo e programmando una chiusura al traffico veicolare che sia limitata soltanto al fine settimana e con orari, ovviamente, che non saranno quelli estivi.
Si attende il provvedimento di giunta, che potrebbe arrivare a giorni.
In realtà, oltre agli orari, le critiche sono arrivate anche in relazione alle modalità di gestione della Zona a Traffico Limitato. Parliamo dei famosi varchi e del recente intervento dei consiglieri Gaetano Cognata e Calogero Bono relativamente alle tante multe notificate. Gli esponenti di Fratelli d’Italia hanno stimato in 300 mila euro le entrate per il comune di Sciacca relativamente alle infrazioni della Ztl estiva, chiedendo conferma alla giunta Termine.
Già nei mesi scorsi in realtà è stata sollevata l’esigenza di rendere maggiormente visibili i varchi e, soprattutto, per quello di via Incisa la necessità di una nuova collocazione che consenta di tenere aperto al transito veicolare il tratto finale di corso Vittorio Emanuele, fino allo Steripinto per non appesantire la viabilità, unicamente riversata su via Eleonora d’Aragona.
Qualcosina è da rivedere, da migliorare sicuramente, magari concentrando proprio su questi aspetti il bilancio di questi tre mesi di Ztl in centro storico.