del comune di Sciacca. La decisione di aggiornare la seduta, ieri sera, è scaturita dall’assenza in aula dei revisori dei conti, stigmatizzata dal consigliere Ignazio Bivona. La discussione del consuntivo era iniziata con l’intervento dell’assessore al bilancio Fabio Leonte che si è soffermato sui numeri, rimarcando come i conti del comune siano in ordine, per poi evidenziare le conseguenze di una eventuale bocciatura dell’atto nella consapevolezza che rispetto al passato il consiglio comunale non rischia più lo scioglimento e che questo sembra essere al momento l’orientamento dell’opposizione.
Massima libertà e nessuna pressione, ma è giusto evidenziare che una bocciatura da parte del Consiglio Comunale determinerebbe nell’immediato il blocco dei trasferimenti e il divieto di assunzioni, ma soprattutto il non poter consentire ad altri comuni di accedere alle graduatorie dei concorsi. Nulla di definitivo, ovviamente, perché interverrebbe il commissario ad approvare il rendiconto, solo una questione di tempi e di ulteriori ritardi. In realtà il Consuntivo avrebbe dovuto essere approvato entro il 30 aprile scorso, proprio il mancato adempimento ha fatto fatto scattare il commissariamento. Una interpretazione tecnica quella del consuntivo che difficilmente potrà essere condivisa dall’opposizione.
Già nella fase dei chiarimenti, ieri sera, sono emersi dubbi soprattutto sugli accantonamenti, non solo quello di circa 500 mila euro per le perdite di Aica, ma anche quello di un milione e 300 mila euro per la casa albergo per anziani e soprattutto i 600 mila euro per il mercato ittico, struttura che nonostante il finanziamento e i lavori di riqualificazione effettuati rimane ancora chiusa.
Si vedrà, dunque, mercoledì sera quale sarà l’esito del voto sul rendiconto finanziario del 2023.
Come era nelle previsioni, ieri sera in apertura dei lavori, il sindaco ha formalmente comunicato l’esito dell’incontro avuto nei giorni scorsi a Palermo in merito al progetto di rilancio delle Terme di Sciacca che la Regione sta portando avanti. Un progetto serio, con una tempistica chiara che vedrà un primo step con la pubblicazione dell’avviso esplorativo entro il 31 dicembre di quest’anno, l’individuazione del partner privato entro il 2025 e l’avvio dei lavori entro il 2026. Il comune di Sciacca, ha poi detto Fabio Termine, è chiamato a fare la propria parte per migliorare l’area termale e favorire gli investimenti. In particolare la Regione ha chiesto notizie rispetto al piano urbano marittimo per una riqualificazione della zona di Cammordino, sottostante il viale delle Terme.
Tra le buone notizie anche la conferma del finanziamento di un milione e mezzo di euro allora concesso dal presidente Nello Musumeci, ma anche la chiusura del contenzioso con le Terme di Sciacca Spa che ha portato circa un milione di euro nelle casse comunali.
E ieri sera anche i consiglieri, di maggioranza e di opposizione, hanno espresso soddisfazione per come sta evolvendo il progetto di rilancio delle Terme di Sciacca. Bellanca e Bono hanno sollecitato nuovamente il sindaco a valutare la fattibilità di una gestione temporanea dell’ex convento San Francesco e del parco, pur essendo i due beni inseriti nel progetto di riqualificazione della Regione.
Più cauto, a tal proposito, il consigliere Leonte per il quale in questa fase è necessario probabilmente tenere toni bassi e non chiedere troppo ad un governo regionale che sta finalmente dimostrando di volere investire sul termalismo. La consigliera Campione ha comunque proposto un confronto tra maggioranza e opposizione per valutare la possibilità di ottenere la gestione temporanea del parco termale e dell’ex convento San Francesco.
Per il consigliere Curreri la priorità deve essere quella dell’analisi e catalogazione delle acque termali.