Tutto è filato liscio, dunque. A manifestare alcune centinaia di persone venute nella città diventata suo malgrado celebre per l'avvelenamento di una trentina di cani randagi. Vicenda su cui, com'è noto, è in corso un'indagine giudiziaria per risalire ai responsabili. Ma il corteo di ieri era stato preceduto da una campagna social dai toni forti, che avevano fatto finire nel mirino la presunta natura criminale della città. Che, anche per questa ragione, ha preferito restare a casa. Anche se la saccense Anna Maria Friscia, presidente dell'A.N.T.A. ha lanciato un appello. Manifestazione alla quale il sindaco Valenti non ha partecipato per almeno due ragioni: la prima il mancato accoglimento del suo invito ad un incontro precedente, la seconda i toni violenti contro di lei da parte di utenti di Facebook. Eppure ieri c'era chi si aspettava la sua presenza. Manifestazione di protesta contro il comune e gli enti per i mancati programmi di sterilizzazione che fronteggino il fenomeno del randagismo. Intanto però continuano gli abbandoni di cucciolate in ogni parte della città. Per dire che quella animalista è una cultura dove le lacune sono per lo meno diverse. A fine pomeriggio la manifestazione è finita, tutti sono tornati nelle loro case, e dopo aver tirato un sospiro di sollievo, i saccensi sperano che su questa vicenda sia calato il sipario.