fu beneficiato di un contributo regionale espressamente destinato alla redazione del Piano regolatore generale del porto. Tuttavia la questione è tuttora in sospeso. È questo il tema al centro di un'interrogazione firmata dai consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Calogero Bono e Gaetano Cognata. I quali, nel ricordare che a redigere questo particolare strumento urbanistico sono stati i tecnici del Genio civile Opere Marittime della Sicilia, evidenziano anche che tra il 2012 e il 2017 (gli anni della sindacatura Di Paola) ci sono state diverse riunioni e tavoli di confronto tra comune di Sciacca e rappresentanze tecniche al fine di predisporre strumenti urbanistici interconnessi e percorrere le migliori ipotesi di lavoro possibili. Risale a 7 anni fa il deposito negli uffici del comune di diversi elaborati che rappresentavano bozze di Piano Regolatore del Porto che necessitavano di ulteriori approfondimenti in seno al comune di Sciacca per addivenire, in un momento successivo, alla progettualità definitiva. "Quegli elaborati - scrivono oggi i consiglieri - contenevano non solo progettualità riguardanti la parte in acqua, ma anche il cosiddetto "fronte mare". E tuttavia, secondo quando osservano i due consiglieri, sia nel periodo dell'amministrazione Valenti che nel corso della amministrazione Termine, poco o nulla si è più saputo su sviluppi successivi. "Oggi - dicono Bono e Cognata - la questione del Prg del porto riassume grande attualità con l'imminente passaggio della gestione del porto di Sciacca dalla Regione Siciliana alla Autorità di sistema Portuale del mare di Sicilia Occidentale, che altro non è che un braccio operativo del ministero delle Infrastrutture. Hanno appreso, Bono e Cognata, che l'Autorità di sistema portuale sarebbe pronto ad attivarsi nel più breve tempo possibile per intervenire sul porto con importanti opere che è di tutta evidenza necessitano di un Piano Regolatore del Porto compatibile. Sottolineano, però, che nel passato gli scriventi hanno a più riprese chiesto alla amministrazione comunale di riprendere gli elaborati presentati ed aprire nuovamente l'iter procedurale senza avere avuto in questi due anni nessuna risposta. L'interrogazione odierna è volta a capire se l'amministrazione abbia contezza dell'importanza della questione, e se sì allora perché in questi due anni non abbia ritenuto di riaprire il tavolo di concertazione sull'argomento. Ancora, Bono e Cognata vogliono sapere se sindaco Termine e assessore Patti (all'Urbanistica) abbiano intenzione nel breve periodo di riconvocare le parti interessate e tirare fuori dai cassetti gli elaborati presentati a suo tempo dal Genio Civile Opere marittime per riprendere l'iter amministrativo di approvazione di un nuovo Piano regolatore del Porto. Polemicamente, i due esponenti consiliari dichiarano espressamente di temere che a questa loro interrogazione non riceveranno alcuna risposta e che, in ogni caso, hanno entrambi già condiviso il loro atto ispettivo con i componenti della commissione consiliare Urbanistica Ignazio Bivona, Lorenzo Maglienti e Paolo Mandracchia, che alla prima seduta utile tratteranno la questione obbligando l'amministrazione a pronunciarsi.