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08
Ottobre

Crisi idrica Sicilia. Chiesti ristori per imprese artigiane e commerciali

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Pubblicato in Attualità

Estendere i ristori anche alle imprese artigiane e commerciali. E’ questa la richiesta avanzata dalle associazioni di categoria siciliane

CNA, Confartigianato, Casartigiani, CLAAI, Confcommercio, Confesercenti che con una nota hanno chiesto un incontro urgente al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e all’Assessore delle Attività Produttive, Edy Tamajo.
“In alcune zone – hanno evidenziato le associazioni - il servizio idrico è stato ridotto fino al 50%, causando una crisi che ha costretto le imprese a trovare soluzioni alternative molto costose, ad esempio, un ristorante deve pagare fino a 200 euro al giorno per rifornirsi di acqua tramite autobotti, aumentando i costi di gestione in maniera insostenibile”.
“I settori maggiormente colpiti - aggiungono - sono: ristoranti, bar e pasticcerie, panifici e produttori di pasta, produzione di bevande, hotel, affittacamere e b&b , acconciatori, estetisti, servizi di toelettatura per animali, autolavaggi, e alcune categorie del settore manifatturiero”.
“A queste - continua la nota - si aggiungono, naturalmente, le imprese agricole, che sono già oggetto di specifici provvedimenti da parte dell'Assessorato all'agricoltura, con incentivi per l'adozione di riserve idriche aggiuntive e ristori. Per gli altri comparti e, in particolare per le categorie segnalate, sostengono le associazioni non è stato finora previsto alcun indennizzo, nonostante stiano sostenendo, da mesi, costi aggiuntivi per l'incremento delle risorse idriche e per il trasporto di acqua potabile, servizio fornito a pagamento da autobotti. Evidenziano, inoltre che queste imprese, anche quando forniscono servizi essenziali, sono escluse dai provvedimenti straordinari della protezione civile.

Quel che ritengono necessario è che il governo regionale aiuti le imprese artigiane e commerciali per i costi esorbitanti sostenuti e che ancora continuano a sostenere a causa della crisi idrica in Sicilia, adottando, come fatto dall'Assessorato all'Agricoltura, misure volte a sostenere lo sforzo delle imprese per preservare il valore delle filiere produttive. In particolare, aggiungono, un'interruzione dei servizi delle imprese della filiera turistica comporterebbe danni incalcolabili alla reputazione dei territori e della Sicilia”.
Al governo regionale vengono chiesti provvedimenti urgenti per coprire i costi straordinari di approvvigionamento idrico delle imprese; l'implementazione di un incentivo per il servizio di trasporto di acqua, in previsione di una turnazione prolungata del servizio idrico o, nel peggiore dei casi, di una sua interruzione; la costituzione di una “unità di crisi” per monitorare gli effetti di questa crisi sul sistema economico dell’isola.

 

 

 

 

 

Letto 246 volte Ultima modifica il Martedì, 08 Ottobre 2024 12:50

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