relative alle condizioni strutturali di degrado in cui versa l'ospedale di Sciacca. E' apprezzabile, peccato che si fa ancora riferimento al famoso finanziamento di 6 milioni di euro del quale sentiamo parlare da anni senza aver visto concretizzare nulla rispetto a quelle che sono le note criticità del Giovanni Paolo II, dagli ascensori alla pavimentazione, agli impianti igienici, alle apparecchiature rotte.
Non a caso, la responsabile locale del Tribunale per i Diritti del Malato Lilla Piazza oggi arriva a parlare di investimento che appare più virtuale che reale. Ne sentiamo parlare dai tempi del direttore Ficarra, aggiunge, ma ancora registriamo il perdurare di immobilità che riscontriamo all’interno e all’esterno del nosocomio. Eppure, per l'assessorato regionale alla salute, la questione può considerarsi archiviata visto che ci sono 6 milioni di euro da investire e si stanno definendo tutte le procedure per arrivare all'aggiudicazione dei lavori che porteranno al rifacimento della pavimentazione in varie unità operative, alla sistemazione degli intonaci, alla realizzazione della camera calda nell'area antistante l'ingresso del pronto soccorso e al rifacimento dei servizi igienici e delle impermeabilizzazioni dei tetti e tutti i pluviali per lo smaltimento delle acque. L'assessorato regionale ha inoltre evidenziato che ulteriori interventi sono stati programmati per il reparto di nefrologia e per la funzionalità dell'unità operativa di radiologia.
Di che cosa ci si lamenta dunque?
Del fatto che ormai da troppo tempo si rimanda a questo investimento mentre le criticità dell'ospedale di Sciacca, come denuncia anche oggi il Tribunale per i Diritti del Malato, non possono più aspettare oltre, perché i servizi sanitari offerti, anche se di grande professionalità e frutto dei sacrifici e dell’abnegazione del personale sanitario, vengono effettuati in una situazione di degrado strutturale e pertanto perdono la loro connotazione di qualità e lasciano gli utenti insoddisfatti, inoltre in molti casi determinano condizioni di pericolo per gli utenti e per i lavoratori. Tribunale per i Diritti del Malato che non manca, poi, di evidenziare come alle condizioni di degrado della struttura di contrada Seniazza si aggiunge l'ancor più grave e, anche questo non risolto, problema della carenza di personale medico. Molti reparti, dichiara Lilla Piazza, sono giunti quasi al collasso, e vengono citati in particolare quelli di ortopedia e oncologia, proprio a causa dei pochi medici in servizio a fronte di un elevato numero di ricoveri ed interventi.