il Museo delle Trame Mediterranee, uno dei punti di riferimento dell'arte contemporanea voluti dal compianto senatore Corrao e che la Fondazione Orestiadi, presieduta dall'onorevole Lillo Pumilia, ha adeguato, grazie ad un finanziamento del Pnrr, abbattendo barriere architettoniche e cognitive.
Reso nuovamente disponibile, dunque, il percorso espositivo attraverso i luoghi che hanno reso Gibellina uno dei siti più suggestivi dell'intera Sicilia. Un momento che si inqudra nella candidatura di Gibellina a capitale dell'arte contemporanea per il 2026.
Il Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina rappresenta un’interpretazione inedita e aperta della storia culturale del Mediterraneo. Gli apporti creativi che dal Medio Oriente attraverso il Nord Africa sono arrivati in Spagna e poi in Francia, e contemporaneamente, attraverso la Sicilia, in Italia, hanno lasciato numerose tracce sia nelle arti visive che nella cultura materiale, arricchite nel tempo dalla fantasia individuale e dai segni del vivere quotidiano collettivo.
Il Museo rappresenta un inedito modello espositivo, poiché seleziona e mostra opere e manufatti, che sono la materializzazione di diversi linguaggi artistici ma anche di manifestazioni della vita che vanno dal simbolico all’abbigliamento quotidiano. Il valore intrinseco di tale principio espositivo è quello di mostrare la coesistenza e la continuità di forme e segni appartenenti a diverse culture e differenti linguaggi.