ottenere attraverso un prestito che si pone l'obiettivo di permettere ai giovani di iscriversi presso le Università siciliane evitando così la fuga di tanti studenti verso il centro e il nord Italia. Questa l'iniziativa intrapresa dalla Regione Siciliana e denominata “prestito d'onore”.
Questo anche perché i requisiti richiesti per accedere a questa possibilità sono davvero pochi, ossia essere in possesso di un Isee familiare non superiore ai venti mila euro, iscriversi unicamente in Università dell'isola e conseguire, ogni anno, almeno la metà dei crediti formativi richiesti dal proprio piano di studi. Si attendono, in tal senso, gli ultimi passaggi formali all'ARS prima che la misura diventi ufficiale.
Il prestito sarà concesso dagli istituti di credito che aderiranno all'iniziativa in accordo con la Regione. Si parla di una dotazione finanziaria di 6 milioni di euro, che verranno ceduti all'Irfis, somme che serviranno per coprire gli interessi sui prestiti. Il prestito ottenuto avrà una durata decennale con gli interessi che, per i primi cinque anni, saranno corrisposti direttamente dall'ente per il tramite dell'Irfis.
I dettagli tecnici, per così dire, saranno messi nero su bianco nei prossimi giorni nell'ambito di un vertice tra gli esponenti della Regione Siciliana, dell'Irfis e dell'ABI, che stipuleranno, poi, una convenzione con gli istituti di credito aderenti. Al termine di questi passaggi, l'assessore regionale all'economia Alessandro Dagnino emetterà il decreto attuativo con tutte le norme definitive a cui attenersi.
Se la mission di evitare il flusso di giovani intelligenze che lascino la Sicilia per proseguire gli studi altrove sarà raggiunta, ce lo dirà soltanto il tempo.