del distretto di Sciacca (che raggruppa 17 comuni) non possono più garantire tutti i servizi. È questo il motivo per il quale l'Asp di Agrigento ha sospeso la pronta disponibilità psichiatrica notturna". Risale allo scorso 19 di aprile il servizio trasmesso dal nostro Telegiornale e di cui vi abbiamo riproposto l'incipit. Evidenziavamo che eventuali urgenze che si fossero verificate tra le 20 e le 8, compresi gli eventuali Tso, avrebbero dovuto essere dirottati all'ospedale "Barone Lombardo" di Canicattì, molto distante da Sciacca.
E ieri sera la polizia municipale, che ha eseguito l'ordinanza di Trattamento Sanitario Obbligatorio al saccense responsabile degli atti vandalici su vasi in ceramica e imbrattatura di marciapiedi e palazzo municipale, ha dovuto raggiungere proprio l'ospedale di Canicattì, consegnando a quella struttura l'uomo per le necessarie terapie cliniche.
Nelle scorse ore il vicecomandante della polizia municipale di Sciacca Salvino Navarra ha pubblicato un post su Facebook sottolineando questa grave criticità, evidenziando il fatto che ieri, per eseguire il Tso, si sono dovuti percorrere diversi chilometri perché al "Giovanni Paolo II" di Sciacca da mesi il reparto di psichiatria nelle ore notturne è chiuso per mancanza di personale disponibile. Sono trascorse ore prima che gli agenti della polizia municipale e i carabinieri, che nel frattempo avevano bloccato il soggetto in questione, potessero avere il via libera per il ricovero in un reparto psichiatrico. Sono stati ben quattro (e abbiamo già evidenziato che c'è grave carenza di personale pure per il settimo settore comunale) gli agenti di polizia municipale costretti a raggiungere Canicattì tornando in tarda in tarda nottata, con aggravio di costi a carico della comunità e disagi per il conseguente turno di riposo di stamattina, negli orari nei quali gli agenti garantiscono i servizi previsti nelle scuole e per la viabilità.
È vero, come fa notare il commissario Navarra nel suo post, che si parla poco del problema della salute mentale. La situazione non è più tollerabile ed è, questo, un altro dei temi che sono al centro delle necessità di questo territorio rispetto all'organizzazione e alla gestione della sanità pubblica, contenuto anche all'interno delle richieste avanzate dal comitato civico per la Sanità e, conseguentemente, dai sindaci.
Il servizio ospedaliero è senza medici, e anche il centro di salute mentale, che fa parte dell'assistenza territoriale, non riesce più a fronteggiare un lavoro di fondamentale importanza, che è quello che contribuisce anche a fare la sua parte provando ad evitare che accadano fatti come quello di ieri sera. Nei mesi scorsi uno degli psichiatri del servizio pubblico ha deciso di lasciare l'Asp, stanco delle carenze di personale che lo costringevano a turni e a carichi di lavoro a dir poco massacranti.
Recentemente il nostro TG è tornatop a parlare anche del dramma dei Servizi per la Tossicodipendenza, anche questi sono senza psichiatri o tossicologi. Una situazione allarmante, dunque, in un contesto nel quale la salute mentale (di cui nei giorni scorsi si è celebrata la giornata internazionale, non foss'altro che per provare a non spegnere i riflettori sul settore) rischia di essere stata completamente abbandonata. Perché ha ragione il commissario Navarra, di salute mentale si parla troppo poco. O non se ne parla affatto. E le conseguenze purtroppo si toccano con mano.