Lo fa evidenziando il ruolo determinante del Partito Democratico all’interno della giunta guidata da Fabio Termine. L’onorevole Catanzaro, scrivono oggi i consiglieri di opposizione, da un lato suggerisce l’opportunità di fare un “tagliando” politico e prospetta un possibile rimpasto; dall’altro, sembra dimenticare che il vice sindaco e un altro assessore (assente dalla vita politica ed amministrativa da mesi), sono figure chiave in questa amministrazione, esponenti proprio del PD.
Insomma, per l’opposizione al Consiglio Comunale di Sciacca è surreale che Catanzaro, pur sostenendo l’esigenza di una revisione politica, non rivolga queste riflessioni al suo stesso partito, azionista di maggioranza nella coalizione che è al governo della città.
Non è solo il sindaco, aggiungono, a dover fare un’analisi seria e ponderata sull’efficacia della sua amministrazione, ma anche il PD che ha evidentemente contribuito a determinare lo stato attuale delle cose. Dichiarazioni quelle del parlamentare saccense che, dunque, alimentano ulteriormente il dibattito politico in città, nel momento in cui due consiglieri (Blò e Brucculeri) hanno già posto la questione della mozione di sfiducia al sindaco e l’opposizione di centrodestra, pur non manifestando particolare entusiasmo, ha comunque iniziato a discuterne seppure sembri più proiettata a costruire il progetto politico per le amministrative del 2027.
E’ certamente una opposizione che mira in questa seconda fase a sfiancare l’amministrazione comunale e ogni occasione è buona, considerato che poi avendo la maggioranza numerica in consiglio comunale è costretta (tra virgolette) ad approvare le proposte di delibere che arrivano dalla giunta nell’interesse della città, fatte poche eccezioni (esempio recente la bocciatura del conto consuntivo)
Tornando alle dichiarazioni rese ieri dal capogruppo del Pd all’Ars, i consiglieri di opposizione rivendicano come il decreto di finanziamento del Ponte Cansalamone sia frutto esclusivo dell’impegno del Governo regionale di centrodestra.
L’onorevole Catanzaro, dicono, sembra volersi intestarsi questo successo, dimenticando però che la sua amministrazione – espressione del Partito Democratico – ha avuto anni per affrontare la questione, senza riuscirci. Un successo che non gli appartiene, aggiungono, rilevando poi che non ci si può prendere i meriti la sera ed il giorno dopo criticare il governo; occorre fare pace con se stessi. Ritengono, infine, farneticanti da parte di Catanzaro i riferimenti al “misterioso personaggio” che avrebbe impedito l’apertura del ponte già cinque anni fa. La città di Sciacca, concludono dall’opposizione, merita una guida coerente, unita e attenta agli interessi della comunità, non la confusione che oggi emerge all’interno della maggioranza.