"Lo avevamo detto e oggi è sotto gli occhi di tutti: per Fabio Termine, il Pd non è mai stato altro che un semplice strumento".
Lo scrivono oggi i consiglieri comunali di centrodestra a margine di un video da loro pubblicato su Facebook. Un video che risale a tre anni fa e nel quale l'allora leader di Mizzica smentiva con assoluta fermezza il contenuto di un servizio giornalistico che ipotizzava un possibile accordo politico-elettorale sulla sua futura candidatura a sindaco con il sostegno del Partito Democratico. Furono parole durissime quelle di Termine contro i Dem. Un giudizio che perà oggi sta tornando in qualche maniera utile all'opposizione per evidenziare ciò che, almeno secondo l'opinione dei consiglieri comunali di centrodestra, di fatto colui che nel frattempo sarebbe diventato primo cittadino pensava e continua a pensare del Pd. "Il vero obiettivo di Fabio Termine è stato la sua insaziabile voglia di potere, il desiderio di fare il sindaco a tutti i costi", scrivono i consiglieri.
E a proposito delle tensioni di questi giorni, che lo stesso leader Dem Michele Catanzaro non ha nemmeno provato a smentire o a mascherare, il centrodestra così si pronuncia: "il Pd è tornato ad essere per Fabio Termine esattamente ciò che è sempre stato per lui: un fardello, un’entità politica priva di serietà e valore. La verità, finalmente, viene a galla". Con il vecchio video ripostato oggi il centrodestra sembra quasi prendere le parti del Partito Democratico, invitandolo (naturalmente in modo strumentale) a reagire. "Un partito che finora - scrivono i consiglieri - è caduto in modo piuttosto ingenuo nella trappola di Fabio Termine, probabilmente mosso dal desiderio di mantenere il controllo della città. Ora, però, è il momento di mostrare coraggio e coerenza".
Coraggio e coerenza evidentemente, nell'immagine o nei desiderata del centrodestra, potrebbe voler dire uscita dalla coalizione. Uno scenario che obiettivamente sembra improbabile. Di certo c'è che è in corso nella formazione di governo una frattura al momento complicata. Anche perché sarebbero all'orizzonte operazioni politiche specifiche, che se si concretizzassero indebolirebbero Fabio Termine. Stiamo parlando di quella che i bene informati definiscono imminente adesione al Partito Democratico da parte dell'avvocato Gabriele Modica, eletto nella lista di Mizzica e a lungo una delle figure più legate a Fabio Termine. A cosa possa preludere questa adesione è ancora prematuro. Il vero bersaglio del Pd sembra continuare ad essere Fabio Leonte, e non solo a questo punto per la sua decisione di non dimettersi da consigliere comunale dopo la nomina assessoriale. Ma è il primo cittadino il responsabile politico della coalizione. E ormai dentro la sua giunta (che a questo punto appare più che suscettibile di modifiche) ci sono due gruppi distinti e separati. Una tensione che perdurasse nel tempo rafforzerebbe, evidentemente, anche i concetti politici collegati alla mozione di sfiducia.