il gruppo di lavoro formato da Ignazio Messina, Mario Turturici, Michele Ferrara, Salvatore Monteleone e Santo Bono. Si tratta degli operatori della politica cittadina che al momento hanno deciso di seguire un percorso autonomo rispetto agli schieramenti tradizionali. Sono soprattuto quelli che non hanno condiviso il metodo di individuazione di Francesca Valenti come candidato a sindaco del centrosinistra. Adesso devono decidere cosa fare. Potrebbero tentare una corsa solitaria, ma questa ipotesi confliggerebbe con l'impostazione di Turturici che, nei giorni scorsi, al nostro Telegiornale è tornato ad auspicare una coalizione allargata, che vada oltre gli schieramenti tradizionali. Un appello, quest'ultimo, che sembra essere stato colto dal centrodestra, che ha deciso di temporeggiare rispetto alle proprie decisioni, in attesa delle determinazioni di questo raggruppamento. Naturalmente, dalle parti di Alternativa Popolare, Progetto Sciacca, Sciacca al Centro, Fratelli d'Italia e Forza Italia, confidano che Messina, Turturici e Ferrara aderiscano al loro programma, anche superando le recenti polemiche. In questo caso però rischia di allontanarsi l'ipotesi di una candidatura del presidente del consiglio comunale Calogero Bono. Tutto si azzererebbe, dunque, e anche rispetto al nome di Maria Antonietta Testone Forza Italia potrebbe fare un passo indietro. Certo, è difficile immaginare che Mario Turturici, dopo anni di contrapposizione con la giunta Di Paola, al momento delle elezioni decida di tornare con quella coalizione. Induce a riflettere anche la possibile reazione dello stesso Di Paola. Ma, si sa, la politica ha abituato a scenari inopinati. E intanto Turturici sta subendo anche pressioni da parte del gruppo “Noi con Salvini”, capeggiato in Sicilia dall'ex assessore regionale Alessandro Pagano. “Non c'è assolutamente niente, ho un rapporto di amicizia con Pagano, tutto qua”, chiarisce l'ex sindaco. Dall'altra parte, Pd, Sciacca Democratica, Sicilia Futura e Sinistra Italiana al momento hanno deciso di non esercitare più alcuna pressione sul duo Turturici-Messina, considerando la scelta di Francesca Valenti non solo la migliore possibile, ma anche quella definitiva, non accettando alcuna perplessità. Difficile al momento capire cosa potrà accadere. Intanto da indiscrezioni pare che il gruppo dell'Acquario, dopo aver deto addio al Movimento Cinquestelle, si sarebbe avvicinato allo schieramento di centrosinistra. Si inquadra in tale contesto un incontro privato tra Ivana Dimino, presidente di Acquario, e Francesca Valenti. C'è tempo fino al 17 maggio alle ore 12, quando saranno ufficializzate le candidature. Pare di intuire che prima di allora le alleanze saranno definite, anche se non va dimenticato che nel 2004 la candidatura dello stesso Mario Turturici arrivò all'ultimo minuto utile. Per quanto riguarda gli altri schieramenti, dalle parti di Mizzica oggi riferiscono che la loro promessa di rendere nota l'identità del proprio candidato a sindaco prima di Pasqua sarà mantenuta. Ci si aspetta che entro sabato, dunque, ci sarà la conferenza stampa con l'ufficializzazione del nome del proprio candidato. Cinque i nomi in lizza, inseriti nella squadra della giunta: Domenico Contino, Luigi Licari, Ignazio Piazza, Agnese Sinagra e Fabio Termine. Manca il sesto nominativo, uno dei “sei sindaci”, così come sono stati rappresentati. Al lavoro per la preparazione della squadra di governo anche Domenico Mistretta, candidato di un Movimento Cinque Stelle dove si è acuito lo strappo con la minoranza interna (diversi esponenti, da Nino Vitale ad Emma Giannì hanno fatto sapere che non si candideranno al Consiglio comunale). Anche Stefano Scaduto è in prima linea per completare il suo programma politico.