dai consiglieri Raimondo Brucculeri e Maurizio Blo’. In realtà si tratta di una bozza, come tale peraltro ancora integrabile. Questo è il dichiarato intento dei due consiglieri che hanno chiesto al resto dell’opposizione di centro destra di valutarla e condividerla. Sono consapevoli che la loro azione non avrà sbocchi se non ci saranno almeno 10 firme sul documento, necessarie per poter chiedere al presidente di Sala Falcone-Borsellino la convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio Comunale con all’ordine del giorno la sfiducia che passerà soltanto se ci sarà il voto favorevole di 16 consiglieri. Un percorso tutto in salita, quello intrapreso da Blò e Brucculeri, posto che l’opposizione di centrodestra che, pure nelle ultime settimane si sta confrontando sul tema, non ritiene condivisibili modalità e tempistiche dettate dai due consiglieri. Rimarrà, probabilmente, una bozza, seppure elaborata con specifici riferimenti normativi e articolata nelle motivazioni politiche, amministrative e giuridiche. Al sindaco Termine viene addebitato il mancato rispetto del programma elettorale ( seppure siamo a metà mandato) per ciò che attiene le tematiche relative al traffico, viabilità, pulizia della città, infrastrutture e urbanistica, politiche sociali e attività produttive. Si evidenzia una azione politico amministrativa fallimentare soprattutto in tema di servizio idrico, piano Aro, randagismo e sanità. Sindaco Termine accusato, poi, di non dialogare e confrontarsi con le forze politiche, ma anche con le associazioni di categoria rappresentative del territorio. C’è poi il capitolo delle inadempienze, dalla mancata risposta alle interrogazioni scritte dei consiglieri, al ritardo nella presentazione della relazione annuale che ha comportato la misura sanzionatoria della riduzione dell’1% dei trasferimenti regionali. Nella bozza di mozione di sfiducia viene riportata anche la vicenda del commissariamento del comune di Sciacca per il progetto del parco commerciale Tabasi. Una iniziativa che ha come cardine la motivazione politica. Per Brucculeri e Blò Consiglio Comunale di Sciacca non può continuare ad assistere passivamente a quella che ritiene sia una azione fallimentare e deve sfiduciare il sindaco Termine per garantire stabilità e governabilità alla città guardando agli interessi della collettività e non a quelli personali o di gruppo. Ritengono che l’opposizione consiliare debba scrivere la parola fine a quella che definiscono una sindacatura disastrosa uscendo da una forma di complice silenzio istituzionale.