che le cose non vanno bene e che occorra migliorare". Così al nostro Telegiornale Giovanni Cirillo, sindaco di Montallegro e presidente di Ati, l'organismo che sovrintende al funzionamento della società consortile che gestisce le risorse idriche in provincia di Agrigento.
Al momento l'attenzione è rivolta alla necessità di eleggere i nuovi vertici dell'assemblea dei sindaci, ruolo che affianca il funzionamento del Cda di Aica. La sensazione prevalente è che si vada verso l'elezione di un presidente di centrodestra, che giungerà dopo la gestione di Alfonso Provvidenza. Che qualcuno, anche di altre forze politiche, avrebbe voluto confermare. È stato il diretto interessato a chiamarsi fuori.
Il tema è stato al centro dell'attenzione politicamente a Sciacca rispetto ad un invito, fatto anche dall'opposizione a Fabio Termine, a candidarsi lui a gestire un ruolo diretto, per essere più efficace nella difesa del territorio comunale, da più parti definito "il serbatoio della provincia di Agrigento". Intanto si attende ancora che veda la luce quella famosa convenzione con Aica per sostituirsi negli interventi di riparazione della rete idrica. Tema al centro dell'attenzione da mesi ma su cui, al di là di un'intesa di massima ampiamente sancita, sembra calato l'oblio.
Cirillo insiste che dalla gestione pubblica dell'acqua non si possono compiere passi indietro. Ma incombe la resa dei conti (intesi nella loro forma matematica) che vede Siciliacque, creditrice per svariati milioni di euro, pronta a subentrare ad Aica in caso di insolvenza da parte dell'azienda consortile. Il risultato sarebbe che per un privato uscito dalla porta (Girgenti Acque) un altro privato potrebbe entrare dalla finestra (Siciliacque). Tutto questo accade anche perché ci sono sindaci che, pur ricevendo regolarmente i servizi da parte di Aica, non hanno mai versato né la quota (peraltro ridicola) di capitale sociale, né hanno girato la quota del prestito ponte originariamente garantito dalla Regione. Una struttura che, dunque, è quanto meno zoppa. Una questione irrisolta sulla quale non si riesce a trovare la quadratura del cerchio. Il risultato è il più deprimente che ci sia. A fronte di un servizio che arranca in modo sempre più drammatico, il problema centrale in questo momento è a quale parte politia spetti la presidenza di Aica.