nel contesto della trattazione della relazione annuale. Era prevedibile e lo stesso sindaco, del resto, illustrando l’operato dell’amministrazione ha fatto riferimento alle recenti polemiche scaturite da alcuni suoi video, sostenendo di non aver avuto alcuna intenzione di prendersi meriti altrui, con chiaro riferimento all’ex sindaca Valenti. Ha poi detto che in una coalizione le difficoltà e le divergenze possono verificarsi, rimane l’obiettivo comune di volere portare avanti il progetto politico amministrativo. Insomma, ha voluto ridimensionare quanto è successo parlando di incomprensioni e di gossip, null’altro. Ricostruzione contestata dall’opposizione che ha tirato in ballo le dichiarazioni del parlamentare del Pd Michele Catanzaro, il post dell’ex sindaca Valenti, il caso Certa ancora aperto, i rumors sulla sostituzione dell’assessore Mannino con Curreri e la scelta di Modica di aderire al Pd per parlare di fallimento di Mizzica e di sindaco sempre più solo e fagocitato dal Partito Democratico. Lo avevo previsto, ha chiosato l’ex mizzichino Giuseppe Catanzaro che ha invitato il sindaco ad agire, anche prendendo la tessera del Pd, ma a smetterla di negare l’evidenza. Comportamento questo contestato anche da Calogero Bono che ha parlato di atteggiamenti di facciata e di questione politica che non è affatto superata. I nodi stanno venendo al pettine e sono quelli già visti con altre amministrazioni di centrosinistra ha detto Filippo Bellanca, mentre Paolo Mandracchia ha parlato di colonne portanti di Mizzica che sono venute meno e Ignazio Bivona di cambiali firmate con il Pd per elemosinare il sostegno e andare avanti. Il consigliere Lorenzo Maglienti ha invitato il sindaco a invertire la tendenza sugli aspetti comunicativi, Clelia Catanzaro a fare una seria analisi su Mizzica che continua a perdere pezzi, mentre Alberto Sabella ha sollecitato Termine ad aprire un tavolo di confronto con l’opposizione, nella consapevolezza che senza maggioranza e con una coalizione litigiosa non si va avanti e non si fa il bene della città. In questo contesto, ci sono tutti i presupposti per procedere al più presto con la mozione di sfiducia, hanno rimarcato i consiglieri Raimondo Brucculeri e Maurizio Blo’.
Assente ieri sera l’assessore- consigliere Fabio Leonte (con l’opposizione che non ha mancato di sottolineare la circostanza) a ridimensionare la questione politica sono stati i consiglieri del Partito Democratico. Prima Ruffo e poi La Bella hanno respinto fermamente l’accusa di un partito che “mangia le amministrazioni” e, pur non negando quelle che sono state definite discussioni o malumori momentanei, hanno tenuto a ribadire che prevale l’accordo elettorale e il progetto amministrativo. Lo stesso Gabriele Modica, già ieri sera in aula, ha definito la sua adesione al Pd una scelta personale che nulla toglie in termini di apporto al sindaco e alla coalizione.
Si vedrà. Certamente il tema rimane al centro della contrapposizione politica, in attesa peraltro delle comunicazioni dell’assessore Certa e di altri eventuali cambi in seno alla giunta.
L’ipotesi mozione di sfiducia rimane al momento lontana, nonostante l’opposizione abbia bocciato su tutti i fronti l’operato dell’amministrazione. Il sindaco Termine ha elencato l’attività portata avanti nel primo anno di mandato, spingendosi all’attualità per alcune iniziative progettate nel 2023 e che si stanno ora concretizzando. Ha fatto riferimento, infatti, alla manutenzione delle strade, agli arredi urbani collocati in centro storico nell’ottica di un più ampio progetto di riqualificazione legato alla Ztl. Ha poi citato gli interventi sull’efficientamento energetico e sull’illuminazione pubblica, gli investimenti per la cura del verde, gli impianti sportivi e l’edilizia scolastica, il Carnevale con l’obiettivo di riprendere la manifestazione sgravandone gli oneri dal bilancio comunale e i tanti progetti del Pnrr che si stanno realizzando. Abbiamo operato su due direttrici, da un lato normalizzare la città, dall’altro puntare sulle infrastrutture e sullo sviluppo, ha detto Fabio Termine. Il meglio deve ancora arrivare, ha poi aggiunto la consigliera Daniela Campione invitando il sindaco ad andare avanti senza alcun condizionamento. Relazione annuale presentata in ritardo, dopo innumerevoli sollecitazioni e una diffida dalla Regione con conseguenze economiche per l’ente, hanno ricordato dall’opposizione, anche se il consigliere Bellanca ha annunciato che l’assessorato enti locali sta allungando i termini di scadenza e probabilmente non ci sarà la riduzione nei trasferimenti. Questa non è una relazione annuale, ma di due anni e mezzo di amministrazione, hanno poi rilevato dall’opposizione contestando altresì il mancato riferimento a questioni importanti come le Terme, la gestione AICA e il piano Aro. Proprio la gestione dei rifiuti, hanno detto, è l’esempio eclatante di una amministrazione che non ha finora attuato il programma tanto decantato in campagna elettorale, aggiungendo poi i parcheggi, il regolamento dehors ancora non definito, il randagismo che rimane una emergenza. Invece di fare i video, venga con me in giro per la città, a rendersi conto dei tanti problemi non risolti, ha detto Isidoro Maniscalco. In apertura di seduta la consigliera Carmela Santangelo ha chiesto chiarimenti in relazione al progetto di messa in sicurezza di contrada Nadore, evidenziando come le condizioni dell’arteria continuino a peggiorare con il rischio che il finanziamento, già ridimensionato, non basti a realizzare l’intervento. L’assessore Francesco Dimino ha replicato evidenziando che è arrivata proprio recentemente la proroga al 30 giugno 2025 chiesta per rimodulare il progetto sulla base delle risorse disponibili. Adesso di possono appaltare i lavori.
Il Consiglio Comunale di Sciacca è stato aggiornato a giovedì 7 novembre.