Hanno voluto in questo modo manifestare la loro esasperazione. Questa mattina si sono dati appuntamento davanti alle loro vecchie case, hanno acceso il fuoco e poi bruciato le schede elettorali.
Da sei anni attendono il via libera ai lavori di demolizione e ricostruzione degli alloggi popolari che hanno dovuto lasciare a causa della pericolosità degli edifici. Vivono in appartamenti presi in affitto, grazie al contributo del comune di Ribera che, fino ad ora, si è sobbarcato l'onere di questo sostegno. Ma la rabbia è anche quella di vedere le loro case abitate da extracomunitari e disperati, nonostante l'intera area delle case popolari sia stata interdetta e si sia cercato di impedire l'accesso agli appartamenti.
“Siamo stanchi di aspettare e vedere che non succede nulla” hanno dichiarato a gran voce aggiungendo che la decisione di bruciare le schede elettorali e non andare a votare domenica è legata a quella che ritengono “l'assenza delle istituzioni”.