registrare un calo nonostante le piogge che si sono registrate e in alcune zone, come Licata, hanno provocato danni ingenti. La situazione rimane drammatica e lo si evince chiaramente dall’ultimo bollettino diramato dall’Autorità regionale di bacino, quello relativo al mese di ottobre.
Il livello dell’acqua continua ad abbassarsi, rispetto ai dati rilevati nel mese di settembre, nel lago Arancio, Gorgo e diga Castello destinati ad uso irriguo, ma anche nella diga Garcia destinata prevalentemente ad uso potabile. Se il confronto si fa con il mese di ottobre dello scorso anno, viene fuori una situazione di vero e proprio allarme. In dodici mesi si è passati da 365 milioni di metri cubi ai 186 milioni attuali. Se la siccità continuerà a persistere, tra qualche mese altri invasi si aggiungeranno a quelli già da tempo a secco, come il Fanaco. In lista c’è la diga Ancipa, con conseguenze drammatiche per i comuni della provincia di Enna.
La crisi idrica in Sicilia non accenna a diminuire, dunque, con il piano di razionamento della distribuzione dell’acqua ad uso potabile che rimane invariato e potrebbe, addirittura, subire ulteriori riduzioni nei prossimi mesi.
Intanto, Mareamico di Agrigento, sollecita l’assessorato regionale all’agricoltura ad attivare al più presto il sistema di riutilizzo delle acque depurate a scopo irriguo. Nella provincia più assetata d’Italia, dice Claudio Lombardo, è necessario evitare di gettare in mare circa 12 milioni di metri cubi di acqua pulita l’anno, provenienti dai depuratori di Sciacca, Ribera e Licata.
Nei mesi scorsi era stato annunciato l’avvio di un Piano Tecnico di Fattibilità Economica finalizzato alla realizzazione di una condotta per il trasporto dell’acqua in uscita dal depuratore di contrada Bellante verso una vasca per l’irrigazione nei pressi del lago Arancio. Il depuratore di Sciacca, dotato di moderne tecniche di depurazione e di sistema di trattamento reflui efficiente ed evoluto, garantisce quasi il 100% della depurazione delle acque reflue in entrata, fornendo quasi due milioni di metri cubi all’anno di risorsa idrica che potrebbe essere destinata ad uso irriguo, dando significativo sollievo al settore agricolo del circondario di Sciacca.
L’associazione Mareamico fa notare che presto anche il depuratore di Agrigento si aggiungerà a quelli ad oggi in funzione in provincia e che è ormai fondamentale non disperdere l’ingente quantitativo di acqua depurata negli impianti attivi in provincia per sopperire alle esigenze degli agricoltori evitando di sottrarre anche quei pochi quantitativi di acqua che sono stati utilizzati per garantire un paio di irrigazioni durante la stagione estiva.