Il casus belli è stata la decisione, avallata dal segretario generale, di considerare come voto favorevole del consiglio comunale quello relativo alla ratifica di alcune variazioni di bilancio. E questo malgrado l'esito sia stato di 6 voti a favore e 6 astenuti. L'opposizione si è rivolta ad un legale, promuovendo un ricorso davanti la giustizia amministrativa, ritenendo che in mancanza di un voto maggioritario, sia da Statuto che da regolamento comunale il punto in questione fosse da considerarsi bocciato. Le variazioni in questione riguardavano l'apposizione nei rispettivi capitoli di bilancio di finanziamenti regionali per un totale di 38 mila euro. Segnatamente: 20 mila euro per il progetto "L'Officina del racconto", che affianca il premio letterario "Tomasi di Lampedusa" promuovendo un concorso tra gli studenti, 15 mila euro dell'assessorato al Turismo per l'Estate Margheritese e tremila euro per la Consulta giovanile. Il sindaco Gaspare Viola ha affidato ad un videomessaggio il suo disappunto nei confronti dei rappresentanti dell'opposizione: "Impiegano il loro tempo e le loro risorse per investire il Tar e per impedire al comune di cui sono amministratori di incassare circa 38 mila euro. Se il Tar dovesse accogliere questo ricorso - dice Viola - il comune dovrà restituire queste somme alla Regione e sobbarcarsi dei debiti fuori bilancio". Nel merito giuridico della questione e della legittimità della delibera oggetto di contestazione, Viola ribadisce la valenza del parere favorevole del segretario generale. "L'intento è quello di danneggiare il comune", conclude Viola. Non si è fatta attendere la reazione dei consiglieri di opposizione, che si sono affidati al giornale "Il futuro dipende da te": "Siamo stupiti che un sindaco che ha costruito la sua azione politica sul rispetto della legalità, si indigni solo perché stiamo chiedendo che le norme vengano rispettate", fanno notare. Una delle tante vicende che tengono banco nel dibattito cittadino. Dove prosegue anche lo scontro a colpi di comizi in piazza. Dopo quello dello stesso primo cittadino Gaspare Viola, che nel rivendicare la sua indipendenza, ha accusato l'opposizione di preoccuparsi di più di presentargli la mozione di sfiducia che di lavorare nell'interesse della città, anche il suo predecessore Franco Valenti ha deciso di raccontare la sua versione. Soprattutto quella sui conti comunali che, stando a quanto ha evidenziato Viola sarebbero particolarmente vulnerabili. Il comizio di Valenti è durato due ore. Dopo le elezioni amministrative la compagine vincitrice ha perduto qualche pezzo, e oggi il sindaco non dispone più di una maggioranza. Se d'altronde così non fosse stato oggi non si sarebbe verificato quanto successo nel voto sulle variazioni di bilancio.